REDAZIONE PRATO

La Misericordia diventa internazionale

La Confraternita di piazza Contardi all’avanguardia per la formazione ai volontari: il lavoro presentato al meeting europeo di Siviglia

La Misericordia di Montemurlo fa scuola in Europa. In tema di simulazione medica le Confraternite toscane – tra le quali la sezione di piazza Contardi – non hanno nulla da invidiare. Tutt’altro. Le Misericordie sono state infatti le prime in Europa ad applicare un innovativo strumento formativo non a professionisti sanitari, ma a volontari e per questo sono state invitate a presentare il loro lavoro al ‘Meeting Sesam 2021’ a Siviglia, il più importante appuntamento europeo in questo campo, che termina oggi.

Da cinque anni la Misericordia ha iniziato l’utilizzo della ‘tecnica di simulazione medica ad alta fedeltà’, che affianca ai percorsi tradizionali di formazione dei volontari soccorritori che operano nell’ambito del 118: si tratta di ricreare scenari infrequenti, complessi e ad alto rischio, nei quali i soccorritori e sanitari possono ritrovarsi ad operare quotidianamente. Tramite questo metodo i volontari hanno l’opportunità di mettere in pratica le abilità, tecniche e non, in modo da approfondire ed esercitare nuove conoscenze, ma soprattutto andare ad analizzare e comprendere (per poterle gestire meglio nelle situazioni di emergenza reale) le emozioni dei singoli partecipanti. Una sorta di grande messa in scena delle situazioni più gravi che i volontari, nell’ambito della loro opera, potrebbero dover affrontare. A Montemurlo nel corso degli anni sono state organizzate più volte giornate dedicate alle simulazioni che hanno coinvolto centinaia di volontari e figuranti per misurare sul campo il livello di preparazione e gestione della situazione.

"Dopo 5 intensi anni di studio, preparazione, sperimentazione – dice Elena Rossi, coordinatrice del progetto - abbiamo voluto presentare il nostro impegno ad un panorama internazionale, attraverso il convegno Sesam. Essendo stati i primi ad applicare queste tecniche non a professionisti sanitari, ma a soccorritori volontari, che svolgono servizio di emergenza, lo studio presentato è stato accolto con grande interesse, tanto da richiedere la presentazione orale del lavoro. Vediamo SimMi come il futuro della formazione, in qualsiasi ambito, soprattutto sviluppato in area sanitaria, ma applicabile anche alle altre discipline. E’ un metodo capace di coniugare emozione a tecnica, informazione a formazione, gestione di sé stessi a responsabilità della squadra sul servizio".

Ad oggi sono attive tre gruppi di lavoro che comprendono attori, debriefer, truccatori e tecnici a disposizione di tutto il territorio regionale, quattro centri di simulazione e una sim-ambulance in dotazione alla Confraternita di Montemurlo: si tratta di un mezzo speciale che permette di simulare situazioni di emergenza. Finora sono state svolte oltre 250 simulazioni, con il coinvolgimento di circa mille soccorritori.‘Le esercitazioni, ripetute con buona frequenza per la verifica dell’efficienza degli uomini e dei mezzi - commentano dalla confraternita di Montemurlo - servono anche per simulare emergenze e per confrontarsi e ricercare maggiore sintonia e collaborazione con le altre istituzioni.