REDAZIONE PRATO

La maturità supera l’esame

Termoscanner e colloqui a distanza Le scuole riaprono senza intoppi

Ore 8.30, alberghiero Datini: Rachele Benkehazi entra in classe, si siede nel banco sanificato, abbassa la mascherina e inizia la presentazione della tesina alla commissione seduta a debita distanza. È la prima candidata del primo giorno di una maturità destinata a restare nella storia. "Stanotte non ho chiuso occhio", ammette Rachele mentre stringe in mano il rosario di nonna Diana che l’ha accompagnata. L’emozione è tanta e le incognite per un esame mai proposto prima hanno il loro peso. Esattamente un’ora dopo l’ingresso in classe, la studentessa esce esultando, abbraccia mamma e nonna e brinda alla fine delle superiori. "E’ andata bene, sono contenta. L’unico rammarico è quello di non aver avuto la possibilità di svolgere le prove pratiche, è stato molto limitante", dice Rachele ormai proiettata alle vacanze.

Fischio d’inizio per 1700 studenti pratesi per i quali ieri mattina è iniziato l’esame di maturità: dopo mesi di silenzio e cancelli sbarrati, le scuole superiori sono tornate nella loro veste naturale invase da ragazzi, zaini e libri. "Che bello tornare", è stato il commento di molti. Le preoccupazioni delle settimane scorse, che avevano scoraggiato tanti professori ad assumere il ruolo di presidente di commissione, sono state smentite dal primo giorno di orali dove tutto si è svolto senza intoppi e nel rispetto dei protocolli imposti. Da giorni infatti gli istituti si preparavano ad affrontare una maturità davvero eccezionale.

Primo test per tutti gli studenti la misurazione della febbre, poi percorsi separati per ogni candidato e sanificazioni al termine di ogni colloquio: tutto si è svolto come da protocollo per il primo esame di Stato senza le tre canoniche e terribili prove scritte, ma soltanto con un orale di circa un’ora diviso in cinque parti: discussione sulla materia d’indirizzo, analisi del testo d’italiano, discussione su un documento preparato dalla commissione per ogni studente, presentazione del lavoro svolto durante l’alternanza scuola lavoro per concludere con un focus sulla cittadinanza attiva, dove si parla anche di come è stata vissuta la quarantena.

"Abbiamo cercato di ricreare un ambiente familiare per i ragazzi – spiega Stefano Pollini, presidente di commissione al Datini – mentre le scuole hanno lavorato molto bene per rendere gli spazi sicuri. Si tratta di un esame particolare e nuovo anche per noi, per questo abbiamo scelto di interrogare quattro candidati a mattina".

L’emergenza sanitaria e le restrizioni si portano via un altro rito della maturità: quest’anno non ci saranno i cartelloni con i risultati affissi per il rischio di assembramenti. Il vecchio quadro dei promossi sarà sostituito da una mail. Intanto buona la prima. E oggi si replica.

Silvia Bini