
Un bellissimo esemplare di lupo fotografato in zone di campagna. Come per tutti gli animali selvatici, in caso di incontro, non è consigliato avvicinarsi più di tanto, nè offrire loro del cibo.
Un convegno per capire come gestire la presenza dei lupi in Val Bisenzio e non solo. Ieri pomeriggio l’ex Meucci di Vernio ha ospitato il convegno "Gestione del lupo: una necessità per attenuare i conflitti sociali" organizzato da Federcaccia Toscana e Coldiretti Toscana e al quale hanno partecipato oltre 200 persone. Da oltre 10 anni in Val Bisenzio, in Mugello e poi gradualmente anche a Prato e nella piana fiorentina sono cresciuti gli avvistamenti e gli incontri ravvicinati con i lupi. Tanti i casi documentati con riprese di telecamere di attacchi di lupi ad allevamenti e a cani, persino dentro i giardini recintati delle case. Poi i lupi in giro per le campagne con esemplari fotografati e postati sui social, anche a Montemurlo, a Galciana, a Carmignano. Cosa fare? "Con la presenza dei lupi - spiega Marco Ciani, presidente di Federcaccia Prato - dobbiamo conviverci, è un animale protetto anche se declassato e in sinergia con Condiretti regionale chiediamo la possibilità di un censimento complessivo e non andare avanti, come sino ad oggi, per “sentito dire“. Dobbiamo capire di quanti animali stiamo parlando, in quali zone vivono i branchi più numerosi e se si tratta anche di esemplari ibridi. Con questi dati chiediamo alla Regione Toscana di intervenire". Quali potrebbero essere gli interventi da mettere in campo, considerando che si tratta di un animale protetto e che fa parte dell’ecosistema? "Abbiamo chiamato il professor Marco Apollonio dell’università di Sassari - aggiunge Ciani - che è il massimo esperto in materia di lupi per capire se è possibile riequilibrare la presenza dei lupi. A livello europeo la presenza dei lupi viene gestita, perché non possiamo farlo anche noi? Il problema è a livello territoriale perché sono stati avvistati alla Cascine di Tavola, sul Montalbano, sulle colline di Lastra a Signa. Per il Mugello e la Val Bisenzio con la presenza di allevamenti sta diventando un problema serio". Al convegno sono stati invitati il vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, Marco Salvadori, presidente regionale di Federcaccia, Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Toscana. Intanto, è utile ricordare a tutti che quando si vede un lupo valgono le stesse norme per l’incontro con un cane sciolto: è necessario allontanarsi senza fare rumore, arretrando lentamente. Non correre via dandogli le spalle e se il lupo ci ha visti fare rumore per allontanarlo: rinnovare in questi animali la paura verso l’uomo è positivo. Evitare di avvicinarlo per fare foto o video. In caso di morso, da parte di qualsiasi animale selvatico, chiamare il 112 ed eventualmente andare subito in ospedale, potrebbe essere utile una vaccinazione o una terapia antibiotica. Inoltre, non lasciare liberi di vagare animali da allevamento e cani lontani dalla sorveglianza nelle ore diurne e comunque, se liberi in giardini e resede di abitazioni, questi devono essere recintati, meglio se chiusi la notte in casa o in box. Non lasciare mai cibo di qualsiasi tipo fuori dalla abitazione in giardini e resede, perché attrae molti animali selvatici. E non depositare rifiuti organici fuori dai cassonetti appositi o dai bidoncini per la raccolta domiciliare. Se viene avvistato un lupo è possibile segnalare la sua presenza mandando una mail alla Regione Toscana a [email protected] o al numero WhatsApp emergenzalupo 3666817138 descrivendo cosa si è visto, data e orario, località, numero degli animali e della taglia, il colore, il comportamento, ad esempio se era in cammino o inseguiva altri animali selvatici che reazione ha avuto se ci ha visto. M. Serena Quercioli