REDAZIONE PRATO

La curcuma, spezia 'segreta' anti tumori

E’ anche detta 'lo zafferano' delle Indie e negli scaffali delle erboristerie e dei supermercati sta attirando l’attenzione di tanti consumatori

Da sinistra l’urologo Marco Gavazzi e il presidente della della Lilt Roberto Benelli

Prato, 28 gennaio 2017 - E’ anche detta «lo zafferano» delle Indie e negli scaffali delle erboristerie e dei supermercati sta attirando l’attenzione di tanti consumatori. E’ la curcuma entrata nel piatto degli italiani più attenti alla salute e al benessere. Proprio a questa spezia, uno degli ingredienti base del più noto curry è dedicata la pubblicazione della Lega italiana lotta ai tumori-sezione di Prato «Curcuma e curcuminoidi. Il controllo dell’infiammazione nella patologia osteoarticolare, metabolica e nel carcinoma della prostata» firmata dal presidente della Lilt pratese, l’urologo Roberto Benelli e dal responsabile della sezione endourologia di Prato, l’urologo Marco Gavazzi.

Il volumetto di una sessantina di pagine (foto da Cochin di Gennaro Berardono) si avvale del contributo della nutrizionista Emanuela Bartolozzi e della biologa Elena Cecchi con la prefazione di Bharat B.Aggarwal fondatore dell’Anti-inflammation Research Institute di San Diego in California, già all’University of Texas M. D. Anderson Cancer Center, l’ospedale di Houston nel Texas specializzato nella cura del cancro. Ed è proprio Aggaewal a sottolineare in questa prefazione che la curcuma è salute.

«Perché è un antiossidante e un antinfiammatorio - hanno spiegato Benelli e Gavazzi nella sede della Lega tumori alla presentazione del libro – il curcumin che si ottiene dal rizoma della pianta è capace di controllare diversa patologie. In molte parti del mondo si sono realizzati studi sulle possibilità terapeutiche offerte dal principio attivo della curcuma e mostrandone numerose applicazioni». Un chemiopreventivo naturale? «Troppo presto per affermarlo- osserva Benelli – ma sappiamo che gran parte delle patologie del nostro tempo sono imputabili allo stato infiammatorio».

Importante è farne uso ragionato, come ha raccomandato la nutrizionista Bartolozzi dopo le spiegazioni della biologa Cecchi sulla struttura chimica del curcumin. Dunque, per potenziarne i benefici, la spezia deve essere utilizzata in combinazione con il pepe nero, mentre è controindicata negli affetti da calcolosi biliare. La pubblicazione è disponibile su www.legatumoripratoi.it e www.partnergraf.it/editoria.