REDAZIONE PRATO

La Corte dei Conti sul BuzziLab Condannato l’ex preside Deve pagare oltre un milione

E’ arrivata la sentenza di primo grado nel procedimento sulla gestione dei fondi . Sono stati assolti gli altri imputati. Sul fronte penale la Procura non aveva individuato reati.

La Corte dei Conti sul BuzziLab Condannato l’ex preside Deve pagare oltre un milione

Nel cuore dell’estate arriva una sentenza sul caso Buzzilab, scoppiato nel 2019, con la condanna dell’ex presidente dell’istituto di viale della Repubblica, Erminio Serniotti, al pagamento di un milione e 155mila euro al ministero dell’Istruzione con una riduzione di circa il 30% del danno da rifondere. La Corte dei Conti ha espresso la sua posizione nel primo grado di giudizio del procedimento sulla gestione dei fondi utilizzati per il laboratorio conto terzi, il Buzzilab, che fu sospeso nel settembre 2019 e poi chiuso per motivi di natura giuridica (la chiusura fu disposta dal nuovo preside Alessandro Marinelli). La notizia esplode in una città semideserta e fa un certo clamore per il ruolo che il Buzzilab ha avuto nel distretto (e non solo) tessile. La disposizione della Corte dei Conti prevede, d’altro canto, l’assoluzione per Giuseppe Bartolini, direttore del laboratorio, Paolo Borgiotti, responsabile del reparto tecnologico e Manuela Marradi, direttore dei servizi generali amministrativi. Il giudizio della Corte dei Conti prende le mosse dall’accusa sulla gestione dei conti e sulla ripartizione del fatturato del Buzzilab tra scuola e personale del laboratorio. Il fatturato del laboratorio di analisi sui tessuti, che in pochi anni si era affermato come punto di riferimento nel settore tessile, era arrivato fino a sette milioni di euro in un anno. Sul fronte penale, per la Procura pratese non ci fu alcuna irregolarità nella gestione e nell’uso del laboratorio, tanto da archiviare la posizione dell’ex dirigente Serniotti, unico indagato di tutta la vicenda. L’inchiesta era partita a settembre 2019 in seguito a una segnalazione dell’ufficio scolastico regionale che aveva sollevato dubbi sull’uso del laboratorio.

re. po.