
La banda dei Rolex Dopo i colpi in serie arriva la sentenza Scacco ai banditi
Picchiavano e terrorizzavano i cinesi in strada per derubarli del Rolex o del portafoglio. In un caso aggredirono una coppia che stava rincasando. La banda del Rolex è stata smantellata dalla polizia che riuscì a fermare quattro marocchini dopo un inseguimento che da San Paolo si concluse all’altezza del Mc Donald’s a Prato Est. L’altro giorno tre dei quattro marocchini (uno resta latitante) hanno patteggiato pene che vanno da un minimo di tre anni e 2 mesi a un massimo di 3 anni e 10. Il quarto ha scelto il rito abbreviato venendo condannato a quattro anni di reclusione. E’ finito in tempi rapidi il processo a carico della banda dei Rolex che nell’aprile dell’anno scorso ha messo a segno ben quattro rapine ai danni di cinesi. I fatti contestati vanno dal 12 al 30 aprile 2022. I quattro erano difesi dagli avvocati Costanza Malerba, Leonardo Pugi, Luca Ancona e Samuel Stampigli. Le indagini della polizia sono state coordinate dal pm Vincenzo Nitti. Le accuse erano: rapina aggravata e lesioni.
Il modus operandi usato dalla banda era sempre lo stesso. Prendevano di mira cittadini orientali, a volte li seguivano e li pedinavano per poi entrare in azione quando si trovavano da soli o stavano per rincasare.
Il primo caso risale al 12 aprile, quando un cinese venne avvicinato da due stranieri che lo presero per il collo per sfilargli dal polso il Rolex Dytona. Gli presero anche il portafoglio con 150 euro. Il secondo è del 24 aprile. Il cinese venne raggiunto sotto casa e derubato – dopo essere stato aggredito – del Rolex e di 2.000 euro che custodiva in un borsello. Il giorno successivo i balordi entrarono di nuovo in azione: aggredirono un orientale in via del Molinuzzo e gli portarono via 1.700 euro. La vittima è rimasta ignota. Infine il 30 aprile: la banda rapinò una coppia. Prima aggredirono l’uomo sfilandogli il Rolex e rubando 200 euro. Poi se la rifecero sulla moglie: la donna venne immobilizzata per il collo. L’intento era quello di prenderle il braccialetto . Per fortuna, la donna riuscì a chiedere aiuto. Le grida della vittima misero in fuga i balordi che, però, furono inseguiti dalla polizia e fermati poco dopo.
In un primo momento alla banda fu contestata solo la rapina del 30 aprile, a ottobre è arrivata una seconda ordinanza cautelare per gli altri tre episodi avvenuti a pochi giorni di distanza. In tre hanno deciso di patteggiare usufruendo dello sconto di un terzo della pena. Stessa cosa per il quarto (anche se in rito abbreviato), che potrà usufruire di un ulteriore sconto di un sesto se non farà Appello. I quattro componenti della banda sono liberi con obbligo di dimora.
Laura Natoli