REDAZIONE PRATO

"Io sulle Lam da 25 anni Mai visto niente di simile"

Corsini è fra gli autisti che devono sobbarcarsi il lavoro dei colleghi in quarantena "Questo è il nostro spirito, ci aiutiamo a vicenda". Gli assenti sono 62 (35 positivi)

"Guido autobus da 25 anni, ma non ho memoria di una situazione così complicata". E’ una crisi quasi ‘epocale’ quella che sta vivendo il trasporto pubblico locale. Anche gli autisti storici, quelli che ormai da decenni guidano le Lam, non ricordano un simile periodo fatto di malattie e assenze dal lavoro tale da mettere a rischio il regolare svolgimento del servizio. D’altronde se il primo dicembre a Prato mancavano 36 autisti, di cui 19 malati o col Covid, e gli altri in ferie o permesso, ieri le assenze fra chi guida i mezzi del tpl toccavano quota 62, di cui 35 col Covid e 9 malati. Si tratta del 20% del personale di linea a Prato di Autolinee Toscane (gli autisti sono 297), la cui assenza non può essere sopperita al 100%. "E’ un periodo molto particolare quello che stiamo vivendo", racconta Roberto Corsini, per 24 anni autista della Cap e da qualche mese passato ad Autolinee Toscane. "In tanti anni di servizio non ho mai attraversato una situazione simile. Durante il periodo della gara del tpl c’è stata qualche criticità di personale derivante dallo stallo della battaglia legale, ma arrivare a ridurre le corse come avviene oggi è qualcosa che non avevo mai visto, né immaginato". Per sopperire alle assenze dei colleghi, gli autisti abili e arruolabili si stanno sobbarcando una mole di lavoro aggiuntiva. Qualcuno è rientrato dalle ferie, altri ci hanno rinunciato e quasi tutti stanno facendo gli straordinari consentiti dalla legge. "Ho lavorato per quasi tutte le feste", prosegue Corsini. "Ero in servizio a Santo Stefano, per l’ultimo dell’anno, e ogni volta che l’azienda ne ha avuto bisogno. Questo è il nostro spirito di servizio, che da sempre ha caratterizzato la storia del tpl a Prato. Ci aiutiamo a vicenda e ci sacrifichiamo per cercare di garantire quante più corse possibili ed evitare disservizi. Chiaramente tocca arrangiarsi con il resto degli impegni personali: lavorando così tanto non è semplice riuscire a coniugare famiglia, figli e impegni personali. Ma la speranza è che questa situazione straordinaria non duri a lungo". Corsini racconta come si vive questo periodo a bordo dei bus. "Per ora sono stato fortunato perché sono riuscito a scansare il Covid. Sui bus siamo sempre molto attenti e l’azienda ci ha sempre garantito molta prevenzione. Certo, quando trasporti tante persone un po’ di preoccupazione è inevitabile. Devo dire che la maggior parte dell’utenza è molto rispettosa delle regole, poi ci sono i soliti a cui è più difficile fare capire le cose".

Stefano De Biase