Inchiesta corruzione: Silli ascoltato in procura come persona informata sui fatti

Ha riferito ai magistrati sulla richiesta arrivata da Matteini Bresci di bloccare il trasferimento del carabiniere Turini. Ecco il testo della mail che ha inviato ai vertici dell’Arma. «Ho agito in modo trasparente e in buona fede». L’imprenditore è ai domiciliari, il militare in cella.

Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli

Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli

Prato, 31 maggio 2024 – Il sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli (non è indagato) è stato ascoltato stamani in procura a Firenze come persona informata sui fatti dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dai sostituti Lorenzo Boscagli e Massimo Petrocchi nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Sergio Turini, comandante della compagnia dei carabinieri di Prato, e ai domiciliari Riccardo Matteini Bresci, ad del Gruppo Colle. 

Silli è il politico al quale Matteini Bresci si era rivolto per chiedere di bloccare il trasferimento di Turini. Il sottosegretario ha confermato di aver ricevuto la richiesta e di aver scritto al Comando generale dell’Arma sottoponendo la questione. Quando gli è stato risposto che il trasferimento era irrevocabile ne ha preso atto. «Ho sempre agito in modo trasparente e in buona fede», ha aggiunto il sottosegretario.

Questo il testo della mail che Silli ha scritto ai vertici dell’Arma: «Stante la complessità, sotto molteplici punti di vista, della provincia e della città di Prato, dove io sono cresciuto, nonché la delicatezza del momento di transizione ove anche si attende l’indicazione del nuovo prefetto (allo stato attuale il posto è vacante), avrei la necessità istituzionale di poter contare ancora, almeno per un anno, sulla presenza e sulla collaborazione del colonnello Turini a Prato».