REDAZIONE PRATO

In arrivo duemila richieste dai condomini

Il presidente degli amministratori: "Chiusi i primi interventi, ma le domande sono tantissime. E’ fondamentale decidere in fretta"

"Fino al 2021 potrebbero arrivare circa 2mila richieste di riqualificazione energetica per i condomini pratesi, fra singoli immobili, villette, palazzi e case a schiera". E’ la previsione dell’Anaci Prato-Pistoia che sta gestendo in queste settimane centinaia e centinaia di richieste per far partire i lavori legati all’ecobonus al 110%. L’occasione di riqualificare case e palazzi a costo zero ha fatto gola a migliaia di pratesi e le assemblee di condominio per i lavori si susseguono una dietro l’altra.

"C’è una richiesta molto alta – conferma Roberto Asaro, presidente Anaci Prato-Pistoia – perché a Prato abbiamo un patrimonio edilizio datato anni ‘60’70. Ma sistemare tutti i lavori per tempo è pressoché impossibile. Infatti tutti noi auspichiamo che ci sia una proroga da parte del governo. Se così non dovesse essere allora in molti resteranno fuori dal bonus". L’occasione è ghiotta. Chi ha già effettuato i lavori, magari partendo dal vecchio econbonus al 65% per poi arrivare al 110%, ha ottenuto un risparmio di circa il 30% sulle bollette del gas e una rivalutazione dell’immobile intorno al 20%. Tutto a costo zero.

"Con la vecchia normativa abbiamo chiuso una decina di cantieri – prosegue Asaro – Con la nuova invece abbiamo già concluso gli interventi in via Baracca, via Ciliani sulla Vella e in via Siena. In questi giorni ne partiranno altri quattro: uno a Figline, uno a San Paolo, un altro in via Baracca e uno in via Frà Bartolomeo". La collaborazione fra Anaci e amministrazione comunale è stretta per cercare di ridurre al minimo il tempo impiegato dietro alle pratiche burocratiche. Il problema però è quello di trovare aziende disponibili e capaci a effettuare questo tipo di lavoro.

"Sono interventi che di media nei condomini vanno su importi intorno ai 600mila euro – dice il presidente di Anaci – Chiaramente non si può affidare il lavoro a una ditta che ha un fatturato di 50mila l’anno o a soggetti improvvisati. Anche perché poi alla fine serve una specifica certificazione. Noi cerchiamo di cedere tutto il credito a una grande azienda nazionale o a una banca, perché la singola impresa da sola non ce la fa. A Prato sono tantissime le multinazionali attive. Molti interventi li ha fatti Duferco, ma si stanno muovendo anche Estra, Eni, Enel X ed Edison". Anaci ha già mandato al Comune anche la documentazione dei vantaggi che si possono trarre da questa operazione. Il rifacimento di tetti, facciate, caldaie e la sostituzione degli infissi permette di rivalutare decisamente gli immobili.

"Il singolo condomino ha esclusivamente il disagio del cantiere – prosegue Asaro – Ma dal punto di vista economico c’è la cessione totale del credito. Questo meccanismo consente di effettuare i lavori anche a chi ha una dichiarazione dei redditi bassa e non ce l’avrebbe fatta fra esborso economico iniziale e impossibilità di compensare il credito attraverso il 730 nei successivi cinque anni". Anche da parte dell’Anaci Prato-Pistoia arriva l’invito a decidere in fretta nel deliberare i lavori attraverso le assemblee condominiali.

"Un cantiere del genere richiede circa 6 mesi di tempo per giungere al termine – conclude il presidente – Tenuto conto delle tante richieste e di un numero limitato di aziende disponibili è fondamentale anticipare i tempi".

Stefano De Biase