Una corsa a ostacoli contro il tempo. Gli uffici tecnici del Comune lavorano a ritmi serrati con l’obiettivo di arrivare, entro la prima partita della prossima stagione calcistica, ad avere il Lungobisenzio di nuovo agibile e pronto a ospitare le partite dei campionati dilettanti. Siano quelle di Eccellenza del Prato 2000 o quelle del Prato in serie D. Al tempo stesso, sempre con una certa premura, ci saranno da sistemare le pratiche per arrivare a pubblicare una nuova manifestazione di interesse per lo stadio di via Firenze e, successivamente, in caso di effettivo interessamento della nuova proprietà del Prato, affidare anche la concessione della gestione dell’impianto tramite procedura negoziata. Due partite che si giocheranno in contemporanea, in pratica. Partiamo dalla parte amministrativa. Qui trapela ottimismo dagli uffici tecnici: i tempi ci sono e l’obiettivo è arrivare entro la fine di maggio a pubblicare una nuova manifestazione di interesse per dare in gestione il Lungobisenzio. L’obiettivo realistico, considerando i tempi delle procedure, è di arrivare a luglio ad aver affidato definitivamente la gestione. Più complicata la partita che riguarda i lavori sull’impianto. Qui l’ottimismo cala anche se i tecnici stanno provando a bruciare le tappe per rispettare le scadenze. Impresa tutt’altro che semplice, considerando che si sta parlando di uno stadio rimasto fermo per oltre 2 anni, nel quale di sicuro ci sarà da sistemare il manto erboso, oltre che da verificare la tenuta e il funzionamento degli impianti, da quello di illuminazione a quello di irrigazione, passando per l’impianto idrico generale che rifornisce gli spogliatoi e per il sistema antincendio. Ancora non esiste un crono-programma di interventi, né una quantificazione esatta delle risorse economiche necessarie, visto che proprio questa settimana dovrebbero concludersi le verifiche sulla parte impiantistica. Per rendere fruibile la struttura non servono stravolgimenti: le manutenzioni straordinarie non urgenti, le rifiniture e le ulteriori migliorie potranno anche essere svolte in un secondo momento. L’importante è arrivare al giorno della chiusura delle iscrizioni ai campionati (all’incirca metà luglio nell’era pre-Covid per quel che riguarda la serie D e fine luglio per l’Eccellenza) con un impianto che rispetti i parametri della Figc o della Lega Nazionale Dilettanti. Il campo in erba dovrà essere arieggiato e preparato, ma per la semina di nuova erba si dovrà attendere fine agosto (non è questa la stagione giusta). Una ventina di giorni di riposo e poi il campo dovrebbe essere agibile. Non un problema insormontabile, aprendo un dialogo con gli uffici federali che dovranno omologare lo stadio: sarà necessario firmare una dichiarazione di disponibilità e metterli al corrente dei lavori in corso d’opera necessari per arrivare alla prima casalinga di campionato con un impianto adeguato da ogni punto di vista. La capienza è ok. L’illuminazione anche. Ma l’impresa rimane ardua.
Leonardo Montaleni