Il valore sociale del teatro e della poesia

Teatro Metropopolise la direttrice artistica Livia Gionfrida tornano per il secondo anno con "La farmacia delle parole", un progetto che unisce idealmente il pubblico detenuto e quello esterno attraverso la poesia. Il 4 ottobre si parlerà dell'opera di Giuliano Scabia, poeta e uomo di teatro.

Poesia come baluardo di libertà, un faro nel buio dietro le sbarre. Un filo che unisce idealmente il pubblico detenuto della Dogaia e il pubblico esterno del Politeama, tenuto insieme dal progetto "La farmacia delle parole" con cui Teatro Metropopolare e la sua direttrice artistica Livia Gionfrida tornano per il secondo anno ad animare gli spazi del Ridotto con un nuovo ciclo dedicato ai dialoghi sulla poesia nella società contemporanea. La prima serata è il 4 ottobre alle 21 nel solco di Giuliano Scabia, poeta e uomo di teatro: Gionfrida sarà in dialogo con Massimo Marino e Annibale Pavone sull’opera di un artista che ha rotto i canoni della tradizione teatrale, praticando un teatro partecipativo che è andato nei manicomi, in quartieri periferici e centri storici.