
Il «tj» pratese Alessandro Francini
"Il tango è triste e drammatico, ma mai pessimista", diceva Astor Piazzolla. E nel maggio della piana tra Prato e Firenze, il tango torna a sognare. Domenica 25 maggio, all’Auditorium di Scandicci, torna per il secondo anno consecutivo "Il Sogno", la milonga-evento ideata dal pratese Alessandro Francini con un obiettivo chiaro: sostenere i centri antiviolenza del territorio e trasformare la danza in un messaggio sociale forte e condiviso. Francini è musicalizador (dj, per intenderci) tra i più noti nel panorama tanghero. Nel 2024 ha voluto pensare a un regalo speciale per i suoi 60 anni. E ci è riuscito: una maratona di tango per raccogliere fondi da devolvere interamente ai centri antiviolenza. Dal "Sogno" il popolo del tango non si è voluto svegliare. E così domenica si replica.
Una milonga lunga sei ore, tutta in rosso. Dalle 17 alle 23.30, sei ore di tango non-stop su 900 metri quadri di parquet, con cinque dj donne alla console e una live performance dell’Orchestra Tango Young del Conservatorio di Firenze, diretta da Fabrizio Mocata. L’intero ricavato dell’evento – a cui si accede con un contributo minimo di 20 euro – sarà devoluto ai centri antiviolenza Artemisia (Firenze), La Nara & Alice (Prato) e, novità di quest’anno, anche a Chicco di Grano, casa famiglia per donne e bambini di Scandicci. Il Comune di Scandicci ha concesso il patrocinio e ha proposto di estendere l’aiuto anche a questa realtà cittadina. "Siamo felici di aver potuto allargare il raggio dell’impatto – commenta Francini – e vedere che tutte le 500 prevendite sono andate esaurite è la conferma che il messaggio è arrivato forte e chiaro". Tra le novità di quest’anno, anche la scelta – simbolica e concreta – di affidare la console esclusivamente a DJ donne: La Gabry (Firenze), Elisa Cosci (Pisa), Debora Giusti (Pistoia), Valeria Norcia (Palermo) e Daniela Conte (Firenze). "È stata una decisione voluta – racconta Francini – per dare un segnale forte sull’importanza di uno sguardo femminile nella costruzione dell’atmosfera musicale. Anche attraverso i dettagli si trasmettono messaggi importanti".
Nel cuore della serata, spazio anche alla voce di Donatella Lamprese, che interpreterà alcuni brani classici del repertorio. Alle 20.10 è previsto un momento di presentazione e ringraziamento per le 48 realtà aderenti, tra scuole e associazioni di tango da tutta la Toscana e da altre regioni. Anche da Prato: ci sarà la TocaTonga di Luca Vairo e Lisa Settimelli, che durante l’anno insegnano e fanno ballare al Circolo Bini e al Crossover. Lo scorso anno, l’iniziativa ha raccolto 9.432 euro tra incassi, donazioni e attività di sostegno. Quest’anno l’obiettivo è superare quella cifra. Dietro le quinte dell’organizzazione ci sono anche le scuole di Liberando Tango (Firenze), che hanno contribuito all’acquisizione dell’Auditorium. Il dress code? Rosso, con abiti, scarpe, abiti o accessori a colorare la maratona di tango di un messaggio preciso: basta violenza di genere. "Il tango è un abbraccio, ma Il Sogno non è solo una serata di danza – ricorda Francini – è un veicolo per trasmettere un messaggio culturale e sociale. La non violenza verso donne e bambini deve essere una battaglia di tutti, anche nei contesti apparentemente più leggeri". A rafforzare il valore sociale dell’evento anche la collaborazione con la psicologa Angela Giacovelli. "Purtroppo – sottolinea Francini – quello della violenza di genere è un argomento urgente e importante, e vogliamo trattarlo con la massima serietà, coinvolgendo tutte le associazioni che vogliono essere parte di questo percorso". E così, tra tandas e orchestrazioni dal vivo, Il "Sogno" torna a danzare. Perché il tango, anche quando è triste, può ancora cambiare le cose.
Maristella Carbonin