REDAZIONE PRATO

Il processo per droga dura 22 anni E le intercettazioni sono perse

Rinviata l’ennesima udienza a carico di tre imputati perché le trascrizioni delle telefonate sono sparite

Quando si dice giustizia lumaca. L’ultimo caso però ha veramente dell’assurdo. Un processo per detenzione di droga che va avanti da oltre venti anni. E ieri si è registrata l’ennesima udienza a carico dei tre imputati, un albanese e due italiani, le cui posizioni erano state stralciate dall’inchiesta principale, già arrivata a conclusione e per la quale ci sono sono stati anche diversi patteggiamenti. L’inchiesta era quella chiamata "Patchwork" che nel 2000 portò in carcere 23 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere. Le indagini erano state seguite dall’Antimafia fra Prato, Montemurlo ed Ercolano. Si parlava di un giro di droga piuttosto imponente. I tre imputati rimasti ancora a giudizio vennero stralciati in quanti non furono colpiti da misura cautelare e perché per loro non era stato contestato il reato associativo. Ma per i tre la sentenza non c’è ancora stata. Il reato ha una prescrizione lunghissima, 25 anni, ma di questo passo il processo ci arriverà di sicuro. A bloccare l’udienza di ieri è stata la mancanza della trascrizione delle intercettazioni. Gli imputati finirono nell’inchiesta solo perché intercettati al telefono o con le ambientali mentre parlavano con gli indagati principali. Agli atti è rimasto solo il brogliaccio della polizia mentre delle trascrizioni non c’è più traccia. Nessuno riesce a trovarle e senza quelle questa costola del processo ha poco senso di esistere: i tre infatti sono indagati solo perché finirono nelle intercettazioni. L’udienza è stata rinviata a dicembre nella speranza che le trascrizioni saltino fuori. Di questo passo si farà presto ad arrivare al 2025 quando il procedimento sarà ormai prescritto mettendo fine a una lungaggine assurda.

L.N.