Il Pd apre il confronto con iscritti e cittadini

Al via una serie di incontri pubblici per costruire la città del futuro. Si parte dalla scuola. Biagioni: "Vogliamo un partito che ascolti"

Scuola e lavoro. Riparte da qui la nuova stagione di confronto del Partito Democratico che ha messo in programma una serie di iniziative, dal titolo "Uniti si cambia", per aprire una discussione in città con iscritti, associazioni e privati cittadini. Si parte martedì: alle 18 al teatro Magnolfiil dibattito legato al mondo della scuola, coordinato da Sandra Bolognesi, che è anche la responsabile del tavolo scuola del Pd. Dopo avere istituito i tavoli tematici, adesso il Partito Democratico vuole estendere la discussione al resto della città. Ad affiancare nel dibattito Bolognesi ci saranno l’ex sindaco Annalisa Marchi e il responsabile scuola dei Giovani Democratici Niccolò Ghelardini. A seguire vari interventi, fra i quali quelli del preside Stefano Pollini, degli insegnanti Anna Maria Giagnoni, Alan Pona e Patrizia Venturi, dello psicologo Lamberto Scali e di alcuni portavoce degli studenti. "Partiamo da un dato: a Prato abbiamo la più alta percentuale di dispersione scolastica nelle scuole superiori", dice Bolognesi. "E’ necessario capire il perché. Qui serve una scuola che sia in grado di mandare avanti i migliori, ma anche che tutti abbiamo le possibilità di arrivare fino in fondo al percorso. Diritti e doveri, merito e inclusione non sono alternativi, ma devono stare assieme". Al segretario provinciale Marco Biagioni il compito di spiegare l’idea alla base di questa serie di incontri. "Vogliamo un Pd che ascolti, che crei le condizioni di discussione per cambiare le cose. Apriamo i tavoli tematici alla città per costruire le future proposte sui singoli temi sia a livello locale che nazionale. Durante il dibattito sulla scuola, ad esempio, parleremo anche di didattica, formazione, strutture, benessere sociale e orientamento al lavoro". Sempre la prossima settimana partirà un ciclo di appuntamenti dedicati al mondo del lavoro, dal titolo "Che lavoro ci aspetta?". In questo caso si raccoglieranno le criticità in termini di occupazione e diritti negati, e le eventuali proposte per migliorare molteplici dettagli. A contribuire anche i Giovani Democratici. "Come giovanile del partito partecipiamo ai tavoli tematici, promuoviamo campagne su lavoro e all’interno delle Feste de L’Unità abbiamo nostri spazi. Vogliamo un partito che sappia fare da perno verso le sensibilità di sinistra, stando vicino a realtà e persone che a volte si sono sentite abbandonate. Al Pd serve un consenso costruito insieme. Un esempio del nostro contributo al partito sono le campagne d’ascolto quasi permanenti con la cittadinanza: quella sullo ius scholae per promuovere la riforma della cittadinanza, e poi quella sulla promozione all’affettività nelle scuole".

Infine il ritorno delle Feste de L’Unità. Dopo Montemurlo e Casale, ci sarà spazio pure per quelle di Cantagallo e Comeana a luglio. E ancora a settembre una per ogni circoscrizione cittadina, così da coprire tutto il territorio. A quella dell’Ovest parteciperanno anche le Donne Democratiche, che da anni si battono per la parità di genere in ogni settore. "Partecipiamo ai vari tavoli tematici per individuare gli obiettivi di parità di genere in ognuno degli aspetti della quotidianità", dice la coordinatrice Luana Bracone. "Sul lavoro, ad esempio, bisogna ribadire che molte donne hanno perso il posto durante il lockdown, e quindi è necessario parlarne e trovare le contromisure".

Stefano De Biase