Il paradosso degli aspiranti docenti

Maristella Carbonin

Bocciati, ma in cattedra. Come supplenti però. E’ il paradosso che si è spalancato dopo la stangata data gli aspiranti prof bocciati al concorso per entrare a ruolo. Paradosso che, per andare nel concreto, significa questo: a Prato 150 posti per insegnanti verranno coperti da precari perché manca personale qualificato. E tra i precari ci saranno anche tanti di coloro che hanno tentato il concorso per avere un posto stabile. Il sistema scuola, all’italiana, regala anche queste ‘barzellette’. Che poi tanto ridere non fanno: significa mancate stabilizzazioni. Significa prof che cambiano, ancora, per i ragazzi.