Il Museo della Natura Morta è una eccellenza della villa mediea. Nato nel 2007 al secondo piano in questo museo ci sono quadri raffiguranti frutti e animali disposti in composizioni studiate con un significato simbolico o allegorico. Durante il Barocco la collezione dei Medici trionfò e vennero commissionati dipinti a numerosi artisti. I Medici non solo erano dei collezionisti di quadri, ma utilizzarono le proprie opere per documentare animali e piante che non potevano vedere tutti i giorni, in altre parole, utilizzarono il loro museo come una specie di "Google". Alcune opere di Bartolomeo Bimbi rappresentano mostri di natura come la vitella con due teste e altri animali esotici; tutti erano accompagnati da una descrizione che forniva le loro caratteristiche. Altri dipinti rappresentano animali esotici. Numerosi i quadri che rappresentano gli agrumi: per i Medici le loro coltivazioni di agrumi erano importantissime. Durante i mesi invernali conservavano le piante nella Limonaia, dove ce n’era una grande quantità e se faceva troppo freddo e nevicava, accendevano una specie di stufa che la riscaldava tutta. Ai tempi era chiamata "stanzone degli agrumi", progettato dall’architetto neoclassico Pasquale Poccianti, incaricato dalla moglie del granduca Ferdinando III.
CronacaIl Museo della Natura Morta, un’eccellenza italiana Nelle sale ci sono anche opere di Bartolomeo Bimbi