Il medico Campanelli va in pensione. Per 42 anni è stato un riferimento

Il dottore appende il camice al chiodo: "Per me è sempre stato fondamentale il rapporto col paziente"

Il medico Campanelli va in pensione. Per 42 anni è stato un riferimento

Il medico Luigi Campanelli

Il dottor Luigi Campanelli è andato in pensione dopo 42 anni di servizio. Originario di Poggio a Caiano, Luigi Campanelli, classe 1955, si è laureato in medicina e chirurgia all’università di Firenze nel 1982, poi si è specializzato in medicina interna. "Il mio percorso – racconta – è stato quello di tutti i medici degli anni Ottanta: prima la guardia medica, poi le sostituzioni dei colleghi fino ad ottenere il numero della mutua. Il medico a mio avviso è una figura fondamentale nella nostra società, a partire dai pediatri per i bambini per arrivare al dottore di famiglia, come si diceva. Oggi il lavoro è organizzato in modo diverso rispetto al passato: siamo legati alla tecnologia, si sta più in ufficio, dobbiamo inviare ricette per posta elettronica e se internet non funziona siamo fermi. Io però le facevo anche a mano. Per me rimane fondamentale l’approccio col malato. Il medico deve essere capace di fare una buona scrematura dei pazienti in base alla sintomatologia e quadro clinico e se necessario ricorrere agli specialisti". Il dottor Campanelli iniziò a fare servizio alla Misericordia negli ambulatori in via Masi per poi spostarsi in via Aldo Moro. Cosa farà adesso nel tempo libero? "Mi dedicherò alle mie passioni: la musica e le mostre di pittura".

Commozione per il saluto al dottor Luigi Campanelli anche da parte della Misericordia: "La medicina generale di Poggio e i poggesi – scrive in un messaggio il presidente Sergio Campanelli - perdono un grande medico, ma soprattutto una grande persona, campione di disponibilità e di competenza: per tutti noi è sempre stato Gigi. Negli anni sono veramente tanti i medici che in vari ambiti sono passati dalla Misericordia ma... il dottor Campanelli ha lasciato un segno e un impronta difficili da dimenticare, non si contano le volte in cui lo abbiamo trovato a casa dei pazienti agli orari più impensabili oppure quando ci portava pazienti da far vedere al medico del 118 per un consulto o un ecg anche di domenica. Con i computer non andava molto d’accordo perché, medico della vecchia guardia, vedeva nella diagnosi clinica l’aspetto più importante del suo lavoro e spesso lo abbiamo aiutato nell’eterna lotta con l’informatica. Il nostro "doctor" come altri grandi medici che hanno frequentato gli ambulatori ha raggiunto la meritata pensione e noi gli auguriamo tutto il bene possibile, con la speranza di vederlo ancora alla Misericordia anche solo per un saluto come è sempre stato solito fare". Il dottor Campanelli è stato omaggiato con una bottiglia di Ferrari Brut.

M. Serena Quercioli