Non succedeva dal 6 luglio e a distanza di quasi un mese, con l’inizio di agosto, l’Asl Toscana Centro torna a segnalare due decessi per Covid avvenuti all’ospedale Santo Stefano. Si tratta di due uomini, un cinese di 66 anni e un italiano, residente a Carmignano, di 70 anni. Nel territorio coperto dalla stessa azienda sanitaria si registra anche una terza vittima, una donna residente a Fucecchio. Purtroppo, però, dei tre decessi l’Asl non è in grado di indicare precisamente la data: l’unica informazione fornita è che le tre morti coprono una finestra temporale che va da aprile a luglio, rendendo così impossibile effettuare una analisi attendibile sugli ultimi sviluppi della pandemia.
Il totale delle vittime sale in questo modo a quota 604 dallo scoppio dell’emergenza sanitaria mentre i contagi registrati nelle ultime 24 ore si mantengono stabili rispetto agli ultimi dati: ieri sono stati 45 per un totale di 23.316 dall’inizio dell’epidemia nel marzo 2020. La distribuzione degli ultimi casi sul territorio è la seguente: 31 casi a Prato, 4 a Montemurlo, 5 a Carmignano, 2 a Cantagallo, 2 a Poggio a Caiano e uno a Vaiano. La pressione della quarta ondata si sta comunque facendo sentire nei reparti Covid, di fatto mai chiusi all’ospedale di Galciana: la prima settimana di agosto si apre con 32 persone ricoverate a causa del virus (5 in più rispetto a domenica). Ieri l’area medica Covid è tornata al completo con i 21 posti letto disponibili tutti occupati da degenti affetti da coronavirus; anche la terapia intensiva, che era rimasta vuota per tre giorni, ha riaperto le porte ad un paziente Covid (sono 10 i letti a disposizione). Infine cresce anche il numero delle persone ricoverate all’ex Creaf di via Galcianese: ieri risultavano occupati tutti e 10 i posti letto aperti al Centro Covid Pegaso. Come ha avuto modo di dire nei giorni scorsi la direttrice di Malattie infettive la Donatella Aquilini, più del 70% degli attuali ricoverati in ospedale sono persone che non sono state vaccinate. E proprio sul fronte delle vaccinazioni è scattato il conto alla rovescia per i ragazzi fra 12 ai 14 anni negli ambulatori dei pediatri di famiglia e per la somministrazione del siero anti Covid rivolto ad una vasta platea di utenti (eccetto i fragili e gli over 80) nelle farmacie del territorio.
Ma va registrato un flop, visto che non ha avuto alcuna risposta effettiva l’open day senza prenotazione indetto dalla Regione Toscana per gli over 60 che ancora non sono sottoposti alla prima dose di vaccino. Un’opportunità che è scattata a partire dal 29 luglio e che a Prato ha portato all’hub Pegaso 2, quello di via Galcianese, soltanto una decina di persone.
Un numero davvero esiguo che lascia aperto il problema dei sessantenni ancora scoperti. Nel territorio dell’area pratese, secondo il monitoraggio settimanale dell’Asl Centro, le persone fra 60 e 69 anni di età che devono ancora ricevere la prima dose sono 4.511 (mentre 25.743 l’hanno ricevuta), mentre i pratesi da 70 a 79 anni senza neppure una dose sono 2.279 (22.628 quelli con la prima dose su 24.907).
Sara Bessi