"Il governo abbandona Prato". Furfaro: "Senza aiuti immediati rischia di saltare il distretto"

Il deputato Pd all’attacco. "Subito 550 milioni per la sospensione di mutui e finanziamenti blocco sfratti per sei mesi, tempi certi sui ristori. I colleghi di centrodestra facciano la loro parte".

"Prato è una città forte, orgogliosa, abituata a fare da sé per uscire dai momenti di difficoltà. Ma ora è diverso: a Roma non si rendono conto di quello che è successo. Senza un intervento immediato rischia di saltare uno dei distretti più importanti d’Europa". A parlare è Marco Furfaro, deputato eletto a Prato e numero due del Pd nazionale. "È passato un mese dall’alluvione – dice – ma dal governo non abbiamo visto un euro".

Quali sono secondo lei gli interventi prioritari?

"Servono risorse per far ripartire le imprese e sostenere le famiglie. In Toscana si parla di danni per oltre due miliardi. Una catastrofe. E l’unica cosa fatta dal governo è stata posticipare di soli 20 giorni gli adempimenti fiscali per le imprese alluvionate. Uno schiaffo alla nostra comunità".

E nel concreto cosa si dovrebbe fare?

"Stanziare subito 550 milioni per finanziare la sospensione delle rate di mutui e finanziamenti, il blocco degli sfratti per sei mesi, la ricostruzione di immobili ad uso abitativo, produttivo e pubblico. E tempi certi per i ristori. Prato è una città che si basa su dei meccanismi precisi, in cui spesso famiglia e impresa sono la stessa cosa. Il distretto inonda i mercati di tutta Europa: non possiamo perdere un minuto in più".

Il vicepremier Tajani nella sua visita a Prato ha promesso di sostenere l’export con trecento milioni.

"Di questi soldi non c’è ancora traccia. Non ne possiamo più di annunci. Il governo ha stanziato per la Toscana solo cinque milioni. Non coprono nemmeno le somme urgenze. Nel frattempo abbiamo assistito alle parate dei ministri, come quella di Musumeci, venuti a dirci che il problema erano le imprese che non si erano assicurate. Da non crederci...".

In vista della finanziaria è possibile un lavoro comune tra parlamentari pratesi?

"È quello che chiediamo da settimane. Purtroppo i deputati della destra sembrano più impegnati a difendere il governo Meloni che a impegnarsi concretamenre per la loro comunità. Sono riusciti a fare polemica persino sul fatto che abbiamo organizzato migliaia di giovani volontari".

Hanno contestato di averlo fatto come partito e non a supporto del sistema della protezione civile...

"I fatti sono questi: mentre Marco Biagioni correva da una parte e all’altra della città per organizzare gli aiuti, la destra pratese parlava di strumentalizzazione. Una cosa ignobile a mio parere. A spalare c’erano ragazzi che per aiutare hanno preso ferie. Sono riusciti persino a far polemica contro il sindaco, la cui colpa sarebbe stata di stare tra le persone, di ascoltare i loro drammi. Ma che doveva fare Biffoni, chiudersi in municipio? La politica o sta tra la gente o non vale nulla".

Che impegni chiede per Prato in vista della sessione di bilancio in Parlamento?

"Chiedo una cosa molto semplice: ristori immediati per far ripartire il distretto. E dico ai parlamentari pratesi che è arrivato il momento di non tradire il proprio territorio. Prato e la sua gente, anche solo per quanto hanno sofferto, vengono prima degli interessi di partito. Uniamoci ed evitiamo di fare alla Toscana la stessa fine dell’Emilia Romagna, che non ha ancora ricevuto un euro per gli alluvionati. Noi faremo la nostra parte, mi auguro che non ci lascino soli"

re. po.