Il giovane macellaio che ha imparato presto i trucchi del mestiere

Da pochi giorni Antonio Gentile ha aperto il suo negozio a Galciana "Mio nonno faceva lo stesso mestiere, quanti segreti mi ha passato"

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Tanta passione e un sogno nel cassetto: quello di riuscire ad aprire un giorno una propria macelleria in ricordo del suo maestro speciale, il nonno Antonio Gentile. È questa la storia del trentenne pratese Lorenzo Checchia che lo scorso 8 settembre ha inaugurato la sua "Macelleria Gentile" in via Girolamo Frescobaldi a Galciana. Una passione che viene da lontano quella per il mondo della macelleria quando, fin da piccolo, Lorenzo passava le giornate in compagnia del nonno. "Il nonno ha sempre fatto il macellaio – racconta – I miei genitori andavano a lavorare e mi lasciavano con lui. Sono cresciuto in mezzo alla ciccia, come si direbbe a Prato, guardavo il nonno lavorare mentre mi trasmetteva i trucchi del mestiere. Ancora oggi tutti i giorni lo ringrazio per ciò che mi ha insegnato. I nonni sono mezzi di cuore e maestri di vita. Non dimenticherò mai i suoi insegnamenti né quelli di nonna Fiorina". Giovane talentuoso e ricco di passione, ad appena 15 anni Lorenzo decide di abbandonare la scuola per dedicarsi completamente ad imparare l’arte del mestiere. "C’era una grande macelleria vicino all’istituto che frequentavo. La mattina mi fermavo lì davanti a osservare e capitava spesso che saltassi le lezioni per restare lì. Poco dopo decisi di interrompere il percorso scolastico per andare a lavorare con quei macellai nella nuova sede di Calenzano – ricorda Lorenzo – Marco, il titolare, lo considero un secondo babbo. Mi ha formato come macellaio e come persona. Senza di lui e tutte le persone che ho incontrato nel mio percorso lavorativo probabilmente non sarei arrivato fin qui". Niente di troppo programmato quanto invece alla nuova apertura, dal sapore di un’occasione capitata quasi per caso dopo una serata di chiacchiericci di paese.

"A maggio sono uscito una sera a prendermi un gelato da solo. Nel parlare con dei signori di quartiere venne fuori che la macelleria di Galciana era chiusa e non c’era più un macellaio in zona. Mi sono detto: proviamoci. Ho chiamato e il giorno dopo sono andato a vedere il fondo imponendomi di aprire in occasione della festa della nostra città". Una scelta azzardata quella del giovane che, ad oggi, sembra essersi rivelata vincente nonostante le difficoltà del momento. "Sono dell’idea che non esista un momento perfetto nella vita – ha poi concluso – Siamo noi a doverlo creare".

Tamara Mancini