Il gin made in Prato: "Un’avventura nata dai racconti del nonno. Tutti ingredienti locali"

L’idea di Eleonora ed Elisabetta: produrre un distillato utilizzando le virtù botaniche del territorio di Sofignano come cipressi e polline. Qui il loro avo nel dopoguerra aveva acquistato un podere in collina.

Il gin made in Prato: "Un’avventura nata dai racconti del nonno. Tutti ingredienti locali"

Il gin made in Prato: "Un’avventura nata dai racconti del nonno. Tutti ingredienti locali"

Due sorelle, legate al territorio pratese e unite da una grande passione per il gin, hanno dato vita a un progetto che celebra la storia della loro famiglia e l’amore per la natura.

Eleonora ed Elisabetta Palumbo producono uno dei primi gin made in Prato. Siamo nel secondo dopoguerra e Mario Benelli – divenuto poi, uno dei più importanti industriali del distrettotessile pratese – nonno delle sorelle, nel 1943 per sfuggire al fascismo si rifugia nella Pieve di Sofignano, dove viene ospitato da uno zio prete. Qui s’innamora del territorio della Valbisenzio e decide di comprare un podere.

"Sono stati proprio i racconti di nostro nonno – spiega Elisabetta – a trasmetterci l’ amore e la passione per le colline pratesi. I valori che ci ha tramandati ci hanno spinto a credere fortemente nel nostro progetto e ci hanno ispirato a produrre un gin utilizzando esclusivamente i prodotti del territorio dove siamo cresciute. Mario43 è un omaggio a nostro nonno".

Ed è proprio nel 2020, durante il periodo difficile del Covid, che quest’idea prende forma e le sorelle Palumbo coinvolgono nel progetto anche il marito di Eleonora, Lorenzo Melani.

"La ricchezza del territorio circostante al nostro podere di famiglia, pieno di cipressi ma anche di arnie ci ha spinto a pensare di utilizzare le risorse botaniche per creare il nostro gin, privilegiando ingredienti locali e legati alla Toscana".

Il ginepro, il cipresso (con una grammatura simile), il polline, il bergamotto e il cardamomo sono alcune delle spezie alla base della preparazione del loro gin. Ma non finisce qui: la mandorla e la foglia di fico completano la ricetta, creando un profilo aromatico unico. Dopo una decina di prove di distillazione, sotto la super visione del loro esperto master distiller, è nata la ricetta finale di "Mario43".

La prima bottiglia è stata realizzata un paio di anni fa e le sorelle ne vanno orgogliose. Il loro gin è uno dei primi a portare il nome di Prato nel mondo delle bevande distillate.

"Ci piace abbinarlo a toniche neutre, come Recoaro e Dandy, che ne esaltano il sapore".

E le sorelle continuano a investire nel prodotto. "Presto, sul mercato – spiega Melani – saranno disponibili taglie più piccole di bottiglia e delle edizioni limitate. Inoltre, stiamo partecipando a diverse iniziative di tasting. L’ultima di queste è un progetto itinerante: cinque tipi di gin, tra cui il nostro, vengono presentati in serate a tema in vari luoghi di Prato, dove è possibile assaporare il gin abbinato a pietanze diverse".

"Mario43" è molto più di una bevanda: è un legame con la storia, la tradizione e la bellezza della Toscana. Le sorelle Palumbo continuano a portare avanti questo progetto con dedizione, e il loro gin è destinato a diventare un simbolo pratese e del territorio di Sofignano.

Caterina Cappellini