SILVIA BINI
Cronaca

Il futuro del nostro verde. Progettare il bene comune

Proposte per la città: quando i mattoncini diventano realtà. I ragazzi della scuola media si sono improvvisati architetti: costruendo parchi e giardini per Prato giocando con i Lego .

Uno dei giardini progettati dai ragazzi della classe 1F della scuola media Buricchi

Uno dei giardini progettati dai ragazzi della classe 1F della scuola media Buricchi

Come potremmo migliorare gli spazi verdi della nostra città? In quale modo possiamo agire positivamente sull’ambiente? Queste sono le domande che ci siamo posti prima di iniziare il progetto Lego.

Il progetto è promosso dall’associazione Save the Children ed ha lo scopo di sensibilizzare i minori sui temi dell’ecosostenibilità e della tutela dell’ambiente. Di solito in città l’aria è molto inquinata dai mezzi di trasporto, invece quando si va ai giardini o al parco cerchiamo le “zone verdi”, dove respiriamo aria pulita e di cui abbiamo tanto bisogno. Attraverso questo progetto abbiamo riflettuto su come rispettare l’ambiente e le persone anche attraverso le costruzioni.

Durante il primo incontro abbiamo conosciuto i due collaboratori del progetto, Francesca ed Enrico, che ci hanno spiegato lo scopo del progetto e ci hanno mostrato un video nel quale si vedeva una ciambella fatta di Lego: ogni singolo pezzo che la componeva era associata a una persona che si trovava in un giardino pubblico. La ciambella crollava se le persone non rispettavano l’ambiente, rimaneva invece integra se gli utenti del giardino si comportavano correttamente. Francesca ed Enrico ci hanno invitati a riflettere sugli elementi positivi e negativi che possiamo trovare in uno spazio verde e su cosa possiamo fare per migliorarlo. A questo punto noi siamo diventati i veri protagonisti: ci siamo divisi in quattro gruppi, ognuno con un tema preciso (verde e natura, spazi e giochi, materiali e sostenibilità, accessibilità) ed abbiamo iniziato a progettare il nostro giardino disegnandone la piantina su un grande foglio. Abbiamo tenuto conto della disposizione dei vegetali e delle possibili allergie, progettato ingressi con rampe, zone d’ombra e di ristoro per gli anziani ma anche zone giochi accattivanti. Abbiamo immaginato degli spazi che potessero essere accoglienti per tutti e rispettassero l’ambiente. Il vero lavoro faticoso ma molto divertente è iniziato durante il secondo incontro: abbiamo realizzato i nostri giardini in 3D! Avevamo due enormi ceste piene di Lego (blocchi, alberi, erba) ed abbiamo iniziato ad assemblarli. Avevamo solo due ore di tempo, ma abbiamo lavorato talmente concentrati che quelle due ore sono parse due secondi, sembrava che ci fossimo teletrasportati in un mondo parallelo. Infine, durante l’ultimo incontro, abbiamo partecipato a un quiz relativo agli argomenti del progetto e abbiamo collaborato con altre classi alla costruzione di un giardino collettivo. I progetti di ciascun gruppo sono stati inviati al Comune di Prato al fine di richiedere all’amministrazione che vengano presi in considerazione i nostri bisogni e le nostre proposte. Grazie al progetto Lego abbiamo imparato che possiamo essere artefici del nostro futuro.