
Il film Veronesi. Nelle sale Romeo ora è Giulietta
Nel giorno di San Valentino, arriva sugli schermi (in centinaia di copie) e a Prato all’Eden il nuovo film di Giovanni Veronesi: "Romeo è Giulietta", il 19° film da regista dell’artista pratese. La storia per spiegare meglio il titolo. Una giovane attrice si presenta ad un provino per ottenere il ruolo di Giulietta. Purtroppo l’aspirante interprete viene maltrattata dal regista teatrale, cinico e spietato: viene buttata fuori e scartata in malo modo. Allora cosa c’è di meglio di ripresentarsi al provino vestita da uomo per ottenere la parte di Romeo? Un riscatto personale e professionale. Ma le cose si complicano quando il suo vero fidanzato viene scelto per interpretare il ruolo di Mercuzio. Neppure a lui l’attrice avrà mai il coraggio di svelare la sua identità. Un gioco delle parti sullo sfondo di una delle commedie più famose e popolari di William Shakespeare, appunto "Giulietta e Romeo". Grazie ad un cast costellato di grandi nomi, il film ha tutti gli ingredienti per ottenere un buon successo di pubblico, sempre avido di commedie divertenti. La protagonista è Pilar Fogliati, che ha già lavorato con Veronesi scrivendo con lui la sceneggiatura di "Romantiche" uscito lo scorso anno, poi Sergio Castellitto nel ruolo del regista scorbutico, Geppi Cucciari, Maurizio Lombardi, Domenico Diele ed una insolita Margherita Buy, invecchiata di almeno vent’anni. Sarà un successo? Parola che ben si addice all regista pratese che nella sua lunga carriera di successi ne ha firmati tanti, come regista e come sceneggiatore. Per l’amico Francesco Nuti scrive "Tutta colpa del paradiso" e tante altre pellicole amatissime come "Stregati", "Caruso Pascoski", "Willy Signori", "Donne con le gonne", "Occhiopinocchio". Per Carlo Verdone scrive "C’era un cinese in coma" e "Si vive una volta sola", dirigendolo poi nei tre capitoli di "Manuale d’amore". Con "I laureati" inizia la collaborazione con Leonardo Pieraccioni, proseguita con "Il ciclone" e gli altri campioni d’incasso. Ma la vera prima volta di Veronesi su un set è in "Madonna che silenzio c’è stasera" del 1982, come attore nella scena sull’autobus con Edy Angelillo e Francesco. L’anno dopo sarà uno dei tanti ragazzi negli anni alla vigilia della prima guerra mondiale in "Una gita scolastica" di Pupi Avati.
Federico Berti