Il distretto in pressing per i ristori . Attesa per i fondi promessi da Roma. Il primo bando può uscire a gennaio

Tajani aveva ipotizzato l’arrivo dei primi stanziamenti per fine novembre. Si dovrebbe andare a inizio 2024 . Un secondo bando dopo maggio per le aziende che hanno avuto un calo di fatturato a 6 mesi dal disastro. .

Il distretto in pressing per i ristori . Attesa per i fondi promessi da Roma. Il primo bando può uscire a gennaio

Il distretto in pressing per i ristori . Attesa per i fondi promessi da Roma. Il primo bando può uscire a gennaio

Attesa e speranza fra rabbia e silenzi. Potrebbero arrivare a gennaio i primi bandi per accedere ai fondi promessi dal vice premier Antonio Tajani durante la sua visita in città subito dopo l’alluvione. Tajani aveva ipotizzato l’arrivo dei primi stanziamenti per le imprese già a fine novembre, scadenza non rispettata, adesso la speranza è che non si vada oltre la prima parte dell’anno. Intanto i silenzi del governo, con i moduli per le richieste ancora non disponibili, hanno scatenato polemiche sia da parte di Confindustria che del Pd, tanto più che i ritardi si sommano al mancato ascolto delle richieste degli industriali e di tutto il distretto sullo stop agli adempimenti fiscali. Alla fine, dopo che le scadenze del 16 novembre non sono state rinviate costringendo imprese ancora alluvionate a pagare, è arrivato di recente un mini rinvio con beffa. Prima al 20 dicembre, poi accorciato al 18. Insomma, la Prato che produce, a ragione, finora non ha sentito la vicinanza dell’esecutivo.

Qualcosa potrebbe finalmente cambiare all’inizio del 2024. Confindustria, a tutti i livelli, ovviamente non ha mai interrotto i contatti con Roma e la nuova road map che circola nei corridoi dovrebbe essere questa. Il primo bando per assegnare una parte dei 100 milioni a fondo perduto (risorse Simest) promessi da Tajani potrebbe arrivare a gennaio e servirà a garantire ristori immediati per i danni subiti dalle aziende. I soldi andranno alle imprese esportatrici (almeno il 3% di fatturato da export) e forse alle loro filiere, anche se questo punto resta da chiarire. Un secondo bando uscirà invece da maggio in poi perché orientato a sostenere le aziende che abbiano avuto un calo di fatturato a 6 mesi dall’alluvione.

Ci sono poi altri 200 milioni da erogare con finanziamenti agevolati (le risorse arrivano sempre da un fondo Simest). Anche questi fondi sono destinati alle aziende esportatrici (identificate sempre secondo il parametro del 3% di fatturato da export) e andranno certamente anche alle imprese che fanno parte delle loro filiere.

C’è la possibilità che il bando per distribuire i soldi esca fra qualche settimana, probabilmente insieme al primo legato al plafond da 100 milioni. Bisogna aspettare e sperare, dunque, augurandosi di non doversi di nuovo arrabbiare.