
Associazione Cardato Riciclato
Milano Unica edizione 41 è iniziata tra le tante aspettative di una ripresa della tessitura che appare ancora, nei primi mesi del 2025, abbastanza disomogenea. "I dati ci dicono che non siamo, ancora, fuori dal tunnel, ma possiamo intravedere sullo sfondo anche della luce", ha detto Simone Canclini, presidente di MU, sottolineando la crescita delle adesioni (735 in totale) al Salone, dove fino a domani vengono presentate le collezioni per l’autunno-inverno 2026/27.
E dei 735 espositori ben 118 provengono dal distretto tessile pratese, il distretto tessile più grande d’Europa conosciuto per la suo saper fare e la qualità dei prodotti. Il plotone pratese ha raggiunto Rho Fiera con tutte le buone intenzioni per attrarre con proposte e collezioni frutto di ricerca, innovazione e tradizione i clienti provenienti da molti Paesi d’Europa, dalla Corea, dal Giappone e dell’America. Segnali incoraggianti malgrado l’incertezza determinata dalle politiche tariffarie annunciate dall’amministrazione Trump, provengono dagli Stati Uniti (+18,4%), un mercato strategicamente importante.
Non solo: Milano Unica stavolta non ha una stretta contiguità temporale con Première Vision, fissata il 16 settembre e una migliore distribuzione nel tempo degli appuntamenti fieristici consente maggiori opportunità. Al debutto al Salone del tessile il Cardato riciclato pratese, l‘associazione che promuove il prodotto più tipico del distretto e che si è dotata di un disciplinare nel quale sono indicate le singole direttive per potere accedere alla certificazione Crp.
Sara Bessi