
In via Marini nuovi problemi con trans e spacciatori
«Siamo in ostaggio di transessuali brasiliani, spacciatori e soprattutto di chi li ospita. Un nostro condomino italiano, che è abbandonato a se stesso, versa in gravi difficoltà economiche e ha problemi di salute e di dipendenza da alcol e droga. Fate qualcosa». Il grido di allarme proviene dai residenti di un condominio di via Marini. Lo stesso dove vive, appunto, il transessuale accusato poco tempo fa dagli stessi «colleghi» di infangare il buon nome della professione dopo le varie rapine commesse a danno dei clienti. Colleghi che hanno anche inscenato una vera e propria protesta per prendere le distanze da certi comportamenti.
Un fatto che, però, non suscita alcuna ilarità in via Marini: «Da alcuni mesi si sono installati nell’appartamento di quest’uomo tre transessuali e alcuni magrebini che potrebbero essere spacciatori», spiegano in una lettera che è quasi un grido di aiuto i condomini di via Marini. «Queste presenze e le loro attività causano disagio e disturbo a tutti noi, specie di notte. Abbiamo segnalato più volte la situazione alle autorità competenti, anche con una serie di esposti, ed effettivamente le forze dell’ordine intervengono a cadenza quasi quotidiana, ma fino ad ora non si è fatto niente per risolvere la situazione in maniera definitiva».
Segue una serie di racconti allucinanti su quanto accade in via Marini: «A preoccuparci non sono solo le condizioni igienico-sanitarie in cui versa l’appartamento, dove ci sono porte divelte, spazzatura ammucchiata nelle stanze, escrementi sparsi ovunque e dove sono state anche tagliate luce e acqua – insistono le nove famiglie residenti del condominio – Ci preoccupa molto di più il continuo via-vai di estranei, gli schiamazzi, le urla, le risse, che più volte hanno portato il ragazzo che ospita queste persone ad essere ricoverato in ospedale per lesioni varie. Episodi che succedono di notte, spesso anche in strada. Iniziamo a temere anche per la nostra incolumità». L’ultimo episodio risale a poco tempo fa: «Sono stati scagliati in strada dal terrazzo del quarto piano dei grossi vasi che hanno danneggiato le auto in sosta. La situazione inizia a essere pericolosa anche per l’incolumità pubblica e di chi transita in via Marini. In zona ci sono scuole, uffici, esercizi commerciali. Forse sarebbe il caso di pensare a un sequestro dell’alloggio e all’allontanamento coatto degli occupanti, che a nostro parere all’interno dell’appartamento commettono anche vari tipo di attività illecite e di reati. Cosa si aspetta a intervenire, che ci scappi il morto?».