Il caso Cicognini rilancia il tema dei diritti Biffoni: "Ora adozioni per le coppie omosex"

Al Convitto nuovo consiglio dei docenti dopo la spaccatura fra gli studenti sul ballo delle debuttanti. La preside: "Dall’apertura non si torna indietro"

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Tra cinque giorni, esattamente il 17 maggio, si celebrerà la Giornata mondiale contro l’omofobia, riconosciuta dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite, contro ogni forma di discriminazione fondata sui principi contenuti nell’articolo 3 della Costituzione. Temi da sempre cari al Comune di Prato che di recente ha costituito insieme ai Comuni della provincia e alle associazioni Lgbt il ’Tavolo arcobaleno’, un luogo di confronto per favorire la cultura del rispetto e prevenire ogni forma di violenza e discriminazione. Chiaro che dopo il caso del Cicognini, l’attenzione sull’argomento sia ancora più alta. "Sui temi dell’inclusione la posizione dell’amministrazione è sempre stata chiara e intollerante verso ogni forma di discriminazione", dice il sindaco Matteo Biffoni.

"Per noi l’amore è amore, quello che conta è la relazione tra due persone che si scelgono, non è importante se sono dello stesso sesso o meno. Tutto quello che può rendere questo percorso più lineare possibile lo stiamo facendo e cercheremo di farlo come abbiamo sempre fatto". Il primo vero cambiamento sui temi delle pari opportunità è arrivato nel 2016 con il riconoscimento delle unioni civili. Da allora a oggi sono 55 le coppie omosessuali che si sono unite in matrimonio in Comune a Prato. "Abbiamo registrato le unioni tra persone dello stesso sesso anche prima che arrivasse la normativa del governo", aggiunge Biffoni. "In questo senso abbiamo anticipato quello che poi è stato un grande cambiamento introdotto da Renzi". Sulla questione del Convitto Cicognini che ha aperto il ballo di fine anno alle coppie gay, Biffoni non ha dubbi. "Lavoriamo per eliminare tutto ciò che pone limiti e crea discriminazione. Leggi e norme devono essere riallineate al sentire della comunità. La realtà è quella di una città che da questo punto di vista deve essere consapevole: i rapporti di amore non possono essere vincolati".

L’attenzione, a cinque giorni dalla Giornata mondiale contro l’omofobia è poi diretta su un altro grande tema, quello delle adozioni: "Dopo le unioni civili, l’impegno adesso deve essere rivolto al riconoscimento dei figli. È necessario che ci sia una copertura legislativa su questo tema che al momento non c’è". A Prato sono cinque i bambini con genitori omosessuali, non ancora riconosciuti dalla legge italiana. "Abbiamo installato una panchina arcobaleno in viale della Repubblica, abbiamo un confronto costante con le associazioni, abbiamo partecipato a manifestazioni e promuoviamo iniziative che possano aiutare l’opinione pubblica a diffondere una cultura dell’inclusione", aggiunge Biffoni. "Sui questi temi Prato è sempre stata una città aperta, ma è certo che su rispetto e tolleranza non c’è da abbassare l’attenzione. Il vero lavoro si fa promuovendo iniziative, momenti di riflessione contro le discriminazioni e chiedendo a ogni livello politico normative capaci di adeguarsi ai cambiamenti della società, non solo per contrastare forme di violenza, ma anche per favorire la vita di due persone dello stesso sesso che stanno insieme e che si amano".

Silvia Bini