Il capolavoro di Amelio sa toccare il cuore

Il processo ad Aldo Braibanti è stato una delle pagine più vergognose della nostra storia. Splendido Lo Cascio

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Ci voleva il coraggio di Gianni Amelio per riportare alla luce una delle pagine più vergognose della società italiana in un tempo neanche molto lontano; il 1968, praticamente l’altro ieri. Il processo ad Aldo Braibanti, ex partigiano, poeta, filosofo, uomo di teatro, accusato di aver plagiato il giovane compagno con cui conviveva. La realtà era un’altra. E tutto il mondo intellettuale dell’epoca, (Elsa Morante, Pierpaolo Pasolini, Dacia Maraini) l’aveva capito. L’unica colpa di Braibanti era quella di essere omosessuale. In qualche modo Braibanti doveva essere "punito", negli anni in cui si diceva che gli omosessuali vivevano vite indegne di essere vissute, oppure che l’omosessualità fosse una devianza, una malattia da curare con l’elettroshock, cosa che fece la famiglia del giovane compagno di Braibanti, con l’obiettivo di "guarirlo". Tutto questo viene raccontato nello splendido film di Amelio, "Il signore delle formiche", in concorso al festival di Venezia e già in programmazione al cinema Eden (spettacoli ore 1721). Commovente grazie anche all’interpretazione di uno straordinario Luigi Lo Cascio. Nel cast anche Elio Germano nel ruolo di un giornalista che seguirà il processo. Un processo che divise l’Italia, fino al giorno della sentenza che portò Braibanti alla condanna di 9 anni di carcere, ridotti poi a due. Un film necessario, doveroso, utile anche per riabilitare definitivamente la figura di un intellettuale importante, scomparso in assoluta povertà nel 2014 che aveva come grande passione lo studio della vita delle formiche. Le altre proposte dell’Eden sono: "Minions 2" con spettacoli alle ore 17, "Un ombra sulla verità" (ore 21), "Rumba Therapy" (ore 1721). Il Castello dell’imperatore ripropone invece la docu-fiction sul "Sacco di Prato", scritto e diretto da Mirco Rocchi, mentre domenica si recupera la proiezione de "Il sorpasso" di Dino Risi con Vittorio Gassman e Jean Loius Trintignant, inizialmente previsto nel giorno di Ferragosto. Lunedì 12 sarà la volta di "Stella nelle mie stanze" di Alba Meloni. Poi appuntamento al cinema Terminale il 18 settembre con un film ancora da definire.

Federico Berti