REDAZIONE PRATO

Il 31 ottobre non sarà un liberi tutti "Con la cig licenziamenti evitati"

Confindustria rassicura: "Chi usufruirà della cassa Covid non potrà mandare a casa nessun addetto". Previsti nuovi ammortizzatori fino a dicembre, ma dal 2022 i posti di lavoro torneranno a rischio

L’ancora di salvezza per il distretto è rappresentata dagli ammortizzatori sociali. La dead line del 31 ottobre fa meno paura visto che la aziende che usufruiranno delle ulteriori 9 settimane di cassa Covid non potranno licenziare, nonostante da fine mese scada il blocco imposto dal governo Draghi per evitare un’emorragia di posti di lavoro. A rassicurare lavoratori e famiglie è Confindustria Toscana Nord. "A quanto risulta dal testo del decreto-legge appena pubblicato in Gazzetta ufficiale, le regole per il tessile dopo il 31 ottobre non saranno affatto quelle di un ‘liberi tutti’ sui licenziamenti", conferma Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.

"Dal momento che per il tessile è stata rifinanziata la cassa integrazione Covid per ulteriori 9 settimane, la possibilità di effettuare licenziamenti è circoscritta alle aziende che non fruiranno di questo ammortizzatore sociale". In altre parole, fino al 31 dicembre per le aziende che si avvarranno della cassa Covid i licenziamenti non saranno possibili. "Non rileviamo comunque nelle aziende tessili pratesi, o almeno nelle nostre associate, intenzioni diffuse di procedere a licenziamenti massivi", aggiunge Sarti. "Certo il blocco dei licenziamenti è stato ed è vissuto come una limitazione rilevante, dato che in questa interdizione ricade anche la possibilità di effettuare i licenziamenti individuali, fisiologici in ogni contesto e momento; ed è presumibile che, già dal 31 ottobre e poi anche in seguito, quando saranno interamente rimosse le limitazioni ai licenziamenti, i casi singoli accumulatisi nell’ultimo anno e mezzo possano costituire un numero non irrilevante. Tuttavia mi sento di poter dare segnali di rassicurazione: il personale delle nostre aziende è prezioso; è ben nota la preoccupazione delle aziende tessili rispetto alla dispersione delle competenze e alla necessità di preservare al meglio il ‘saper fare’ che risiede nelle nostre maestranze. Questo per tacere dell’aspetto umano di queste vicende, sempre dolorose. Chi licenzierà lo farà non certo a cuor leggero e solo se costretto dalle circostanze o in relazione a singoli casi critici".

La deroga alla cassa integrazione gratis è contenuta nella bozza del decreto legge ‘Sulle misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze’. Una sorta di ’ponte’ in vista del nuovo assetto degli ammortizzatori, che, se non ci saranno intoppi, entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2022. L’ammortizzatore ’ponte’ previsto fino a dicembre avrà la funzione di aiutare a gestire un’uscita graduale dal blocco dei licenziamenti, sulla scorta di quanto fatto a fine giugno quando è terminato (tranne per il settore tessile-moda) il blocco nei settori industria e costruzioni.

Si.Bi.