Identificato il soldato tedesco di Montepiano

Fu ritrovato nel 2016 da due cercatori di resti bellici. Si chiamava Wiedemann e morì sulla Linea Gotica

Il soldato tedesco i cui resti furono trovati nel 2016, a Montepiano, nel Comune di Vernio, ha finalmente un nome.

Si tratta di Helmut Wiedemann, e la sua identificazione – dopo essere stato disperso per 78 anni – è avvenuta grazie alla piastrina e ad altri oggetti personali trovati accanto al corpo. Il "riconoscimento" è stato confermato dal Wast, l’archivio militare di Berlino. Il ritrovamento del suo corpo avvenne grazie ai ricercatori Davide Pazzaglia e Rinaldo Fabbri di Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, noti per le loro ricerche di vestigia belliche. L’identificazione dei resti del soldato tedesco trovato sul crinale appenninico di Montepiano è stata reso nota, ieri, dall’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

Il soldato è ritenuto un pioniere della 334esima Divisione di fanteria tedesca e sembra sia morto durante un combattimento corpo a corpo, contro il 168mo reggimento della 34esima Divisione di fanteria Usa.

Wiedemann era nato il 25 maggio 1911. Aveva dunque 33 anni quando morì, si presume nell’estate del 1944 durante la lunga battaglia degli Alleati contro i tedeschi in ritirata sulla Linea Gotica, che provocò distruzioni incalcolabili e oltre 200mila tra morti, feriti e dispersi in entrambi gli schieramenti e tra gli italiani (militari, partigiani, civili). La Valbisenzio fu investita in pieno dal passaggio del fronte: i continui bombardamenti alleati che colpirono Vernio dalla primavera-estate del 1944 devastarono la linea ferroviaria Direttissima, la stazione e l’imbocco della galleria dell’Appennino tra Toscana ed Emilia Romagna. Momenti altrettanto drammatici furono vissuti dagli abitanti di San Quirico, fatti evacuare dalle loro case dai soldati tedeschi in fuga. Molti si rifugiarono nella valle sotto la Crocetta: ma così si trovarono sotto il tiro incrociato delle artiglierie proprio nei giorni della Liberazione.

Quando ormai Prato era liberata da giorni, il territorio di Vernio visse infatti il suo momento di maggiore emergenza, ritrovandosi tra l’avanzata degli Alleati e le postazioni fortificate della Linea Gotica. Quest’ultima era menzionata nei documenti tedeschi come ‘Linea Verde’ (passò alla storia come ‘Linea Gotica’ prendendo il nome dalla linea difensiva bizantina nella guerra contro i Goti nel VI secolo) e collegava la costa di Massa con quella di Rimini. Ora Wiedemann riposa al Cimitero militare tedesco del Passo della Futa, sepolto vicino a Karl Moller, 20 anni, ritrovato nel 2010 dagli stessi cercatori nei boschi dell’Appennino tosco-emiliano con l’aiuto del metal-detector.

Elena Duranti