REDAZIONE PRATO

Iandolo, il meccanico dei piloti . E’ in pensione dopo una vita ai box

In via Ciliani un’altra saracinesca abbassata, quella dell’unica officina della città specializzata in motociclette. Dal 1983 al 2012 ha preparato le due ruote dei piloti del Mugello: tanti ricordi di nottate al lavoro .

Francesco Iandolo davanti al portone della sua ormai ex officina in via Ciliani che sta smontando: qui ha trascorso più di trent’anni lavorando anche di notte

Francesco Iandolo davanti al portone della sua ormai ex officina in via Ciliani che sta smontando: qui ha trascorso più di trent’anni lavorando anche di notte

Un lavoro che poi è diventato una passione anche nel tempo libero e lo ha portato, nel corso degli anni, ad essere il “preparatore” di moto da corsa di piloti per il “Moto Gp”. Francesco Iandolo ha chiuso nei giorni scorsi la sua officina per la riparazione di motorini e moto in via Ciliani, dopo 35 anni. Ma la sua professione è iniziata parecchio tempo prima. nel 1969, quando lavorava sottoposto.

"Sono originario di Napoli – racconta Francesco – e con la mia famiglia sono arrivato a Prato in cerca di fortuna, era il 1965. Dopo le scuole, ho scelto di andare subito a lavorare ma il settore tessile non mi entusiasmava: la mia passione, sin da ragazzo, erano le moto. E così entrai a lavorare in un’officina in via Pistoiese che si occupava di motorini e moto e dal 1969 al 1991 sono stato sempre operaio dipendente. Poi la decisione di mettermi in proprio e dedicarmi alla preparazione delle moto da corsa". Cosa significa questo lavoro? Il preparatore non è solo il meccanico che riguarda le motociclette ma molto di più.

"Significa - prosegue Iandolo - preparare le moto per farle correre in pista. In pratica le moto hanno dei componenti che le rendono adatte alle corse motociclistiche: la moto da corsa non è la stessa moto che vediamo in città, anche se la marca e il modello sono quelli delle note case costruttrici. Il mio è un lavoro di testa, di ingegno, richiede ore di applicazione, di prove e col tempo si diventa il meccanico di fiducia del pilota".

Francesco Iandolo ha lavorato con tanti piloti, non solo al Mugello ma anche in altri autodromi, e il suo punto fermo rimane la riservatezza, perché con questi piloti ha condiviso tante ore in officina e ai box.

"Con tutti i piloti – aggiunge Iandolo – ho avuto uno splendido rapporto e c’è sempre stata fiducia e riservatezza reciproca, quindi non voglio divulgare i loro nomi, con tanti ci sentiamo ancora".

E sottolinea come la sua specializzazione sia proprio preparare e curare nei dettagli le motociclette: "Questo lavoro – aggiunge – l’ho fatto dal 1983 al 2012 e la mia è stata l’unica officina di Prato specializzata in questo settore delle moto da corsa. Ai box dell’autodromo del Mugello, ad esempio, si fa l’assistenza ma il lavoro si svolge in officina e talvolta si finisce anche alle 23, a mezzanotte. Ci vuole tanta passione perché ogni particolare della moto va curato nei minimi dettagli. Faccio un esempio banale, gli adesivi che sono sulle moto devono essere verniciati per essere il più leggeri possibili. E quanto potrà pesare un adesivo? Eppure va considerato. In questi anni ho avuto dei dipendenti ma nessuno poi se l’è sentita di rilevare l’officina, le figlie sono femmine....hanno fatto altri studi ed è arrivato il momento di ritirarmi".

Francesco ha un nipote Brando, di 9 anni, già appassionato di cross e ora lo seguirà nel tempo libero, da pensionato. Francesco Iandolo consiglia anche agli appassionati di moto e ai piloti amatoriali di privilegiare i percorsi su pista: le motociclette non sarebbero adatte per allenarsi su strada. Spesso accade di incontrare sulle strade, anche nei tornanti collinari, nei week end motociclisti da soli o in gruppo e, per quanto il conducente sia esperto, il rischio è sempre in agguato.

M. Serena Quercioli