I saldi non decollano La metà dei negozianti: "Pochissimi affari Conteniamo i danni"

A una settimana dall’inizio degli sconti estivi, Confesercenti ha fatto un sondaggio fra i suoi associati. Marini (Fismo): "In gioco molteplici fattori, inflazione e instabilità portano alla diminuzione dei consumi".

I saldi non decollano  La metà  dei negozianti:  "Pochissimi affari  Conteniamo i danni"
I saldi non decollano La metà dei negozianti: "Pochissimi affari Conteniamo i danni"

Poco più che una settimana normale di vendite. Nessun assalto ai negozi per accaparrarsi l’offerta migliore o l’oggetto dei desideri per cui si è atteso tutta la stagione pur di acquistarlo approfittando delle svendite. Nulla di tutto ciò. Anzi. L’approccio dei consumatori agli sconti è stato piuttosto "freddino". E’ stata "una falsa partenza per i saldi", secondo i commercianti pratesi interpellati da Confesercenti Prato.

"Non bisognava avere la sfera di cristallo – ha affermato Enrica Marini, coordinatrice sindacale di Fismo-Prato (la federazione dei negozi di abbigliamento e calzature della Confesercenti Prato) per prevedere ciò che si è puntualmente verificato nell’ultima settimana".

Dopo sette giorni dall’avvio dei saldi estivi, da sempre un momento molto atteso sia per i consumatori che per i negozianti, le prime valutazioni raccolte da Confesercenti raccontano di affari che faticano a partire, che non decollano come gli anni passati. E’ stata registrata un’affluenza dei clienti e un andamento delle vendite in larga parte uguale o inferiore rispetto all’anno scorso. I fattori in gioco sono "molteplici e attribuibili principalmente al periodo di inflazione e instabilità e alla conseguente depressione dei consumi dei cittadini", spiegano sempre dall’associazione di categoria.

Secondo un sondaggio effettuato da Confesercenti Prato tra i propri associati il 54% dichiara che, rispetto allo scorso anno, le vendite sono diminuite mentre per il 34% sono rimaste uguali. Lo scontrino medio nel 66% dei casi è diminuito e nel 34% è rimasto invariato.

Lo sconto applicato alla merce in saldo mediamente si aggira sul 30%, con il 25% degli intervistati che dichiara di applicare sconti superiori al 40%. Quasi la metà degli intervistati, il 49%, dichiara che le aspettative per questa tornata di saldi è quella di un contenimento dei "danni" rispetto ad un inverno andato mediamente male.

Alla domanda di quali siano le aspettative per le prossime settimane il 45% ha dichiarato che si attende un andamento delle vendite stabile, il 25% in diminuzione ed il rimanente 30% non riesce ad esprimere una aspettativa.

"Ad oggi è ancora difficile – conclude Marini – interpretare il comportamento degli acquirenti. Dobbiamo fare i conti con una capacità di spesa inferiore rispetto al passato, che porta molti a fare acquisti in modo più oculato e in linea con le necessità, ma è anche vero che c’è voglia di riappropriarsi ognuno della propria normalità. Ci auguriamo quindi che sul più lungo periodo la situazione migliori: noi come Fismo Confesercenti continueremo a monitorarla insieme ai nostri associati. Dunque, speriamo che nelle prossime settimane, almeno fino alla pausa estiva, le cose possano andare meglio".