I nodi della scuola. A Vergaio rischia la prima elementare: "Manca il personale"

La primaria Da Vinci ha poche richieste perché non ha lezioni pomeridiane. Il dirigente: "I genitori lavorano e hanno esigenze diverse rispetto al passato". In viale Montegrappa ci sono troppi iscritti.

I nodi della scuola. A Vergaio rischia la prima elementare: "Manca il personale"

I nodi della scuola. A Vergaio rischia la prima elementare: "Manca il personale"

Da qualsiasi lato si guarda, il problema è lo stesso. Cambiano le variabili, ma il cuore della questione resta sempre il personale, che in ogni caso è mancante. Succede in due scuole di Prato: una con troppi iscritti e il rischio senza docenti di dover rinunciare alla costituzione di una classe e una con pochi iscritti perché le ore proposte non soddisfano le esigenze delle famiglie che lavorano. In entrambi i casi servirebbe più personale per dare risposte alla necessità di formazione ed evitare che un quartiere come Vergaio possa perdere da settembre, la prima elementare con un conseguente disagio per le famiglie che si troverebbero costrette ad andare in altri plessi (il più vicino è San Giusto). È la primaria Da Vinci dell’istituto comprensivo Gandhi che potrebbe non attivare la prima classe e quindi addirittura chiudere fra qualche anno per mancanza di iscrizioni.

"Abbiamo qualche iscritto per la prima elementare di Vergaio, ma sono pochi per attivare la classe", spiega il dirigente dell’istituto Gandhi Mario Battiato. "Purtroppo l’offerta a moduli che non prevedere il tempo lungo per tutti i pomeriggi non si adatta più alle esigenze delle famiglie. I genitori lavorano e hanno bisogno di una scuola che possa tenere i figli anche dopo pranzo, così l’offerta a moduli non è più attuale". La soluzione sarebbe quella di aumentare le ore del personale a disposizione così da poter garantire ogni pomeriggio lezioni invece che soltanto per due giorni a settimana.

Mentre a Vergaio la mancanza di persone mette in pericolo la sopravvivenza della prima elementare, in viale Montegrappa alla scuola dell’infanzia Maurizia Tradii, le richieste per la materna sono talmente tante da non consentire al personale attualmente in forza alla scuola di far fronte a tutte le domende. Ci sono richieste per formare una quinta sezione ma ad oggi non è garantita la presenza del personale Ata indispensabile per il funzionamento del servizio e quindi le famiglie restano in attesa di sapere se da settembre potranno frequentare la scuola o saranno dirottate in altri plessi.

"La battaglia della città è sempre sul personale - interviene l’assessore all’istruzione Ilaria Santi -. La nostra realtà ha bisogno di un’attenzione particolare per questo anche nei prossimi giorni come amministrazione ci faremo portavoce delle esigenze delle scuole per ottenere risposte e personale. È assurdo, ad esempio, che in viale Montegrappa ci siano iscrizioni e un edificio del tutto nuovo e che siano rifiutate le richieste per mancanza di personale".

Prato in controtendenza anche sugli asili nido basta pensare l’obiettivo del Consiglio europeo di Lisbona, che si prefissava di arrivare al 39% di bambini da 0-3 anni iscritti al nido a Prato i dati sono molto più alti e passati in breve tempo dal 40% al 44%. Molte più famiglie in città quindi mandano i figli piccolissimi all’asilo: "Abbiamo tante richieste anche per i nidi per questo ci servono più spazi - aggiunge l’assessore - stiamo accelerando proprio per riaprire a settembre il nido Arcobaleno". La struttura fu chiusa nel 2019 a causa di un incendio che provocò gravi danni all’edificio di via del Purgatorio. A settembre finalmente la riapertura dopo la ricostruzione.

Silvia Bini