Tra le azioni in corso di sperimentazione, come è stato ricordato durante il convegno "Scuola Plurale", ci sono gli sportelli di ascolto genitori–orientamento, il rafforzamento del raccordo con l’ambiente extrascuola (laboratori di genitorialità e socializzazione, laboratori di educazione motoria) e l’integrazione con altri progetti su cultura, teatro e sport. Tra le novità introdotte nel Sistema anche una diversa e più articolata e sartoriale assegnazione delle ore di laboratorio di italiano L2 in base ai diversi diversi contesti scolastici, arrivando anche a 18 ore settimanali. Inoltre il ruolo del facilitatore si è evoluto prevedendo l’affiancamento al docente curriculare nelle classi plurilingue per determinate attività o per la creazione di materiali didattici.
"Spesso la sperimentazione di pratiche nasce dai contesti maggiormente sfidanti e può diventare un beneficio concreto per tutte le persone che fanno parte di quel contesto - hanno detto Giulia Martini e Carlotta Mancini del Servizio Immigrazione del Comune nell’illustrazione della loro relazione - Sono state investite risorse, sono stati creati strumenti e condivise pratiche per la classe plurilingue ma quelle pratiche stanno rendendo una scuola migliore per tutte le molteplicità e tutte le individualità, non solo per il backgorund migratorio".