LAURA NATOLI
Cronaca

Giustizia sommaria dopo il furto, in fin di vita dopo il pestaggio

Due in manette per l'aggressione in via dei Fossi a Prato. Hanno picchiato il presunto ladro che aveva messo a segno un furto in un pronto moda

Sul caso indaga la polizia

Prato, 18 novembre 2021 -  E’ in fin di vita il cinese pestato a sangue l’altra notte in via dei Fossi al Macrolotto. Il quarantenne, cinese, si trova ricoverato al Santo Stefano da martedì all’alba quando due uomini lo hanno pestato a sangue con calci e pugni. Una aggressione violentissima su cui la squadra mobile, diretta da Alessandro Gallo, sta cercando di fare luce. Secondo quanto appreso, il cinese, 40 anni, è stato raggiunto dai due connazionali che hanno cominciato a picchiarlo a mani nude e a prenderlo a calci in faccia e all’addome. A intervenire per primo salvando il quarantenne, è stato un vigilantes che stava eseguendo un giro di controllo nella zona del Macrolotto. La guardia giurata ha visto i due uomini che picchiavano selvaggiamente il connazionale sdraiato a terra ed è intervenuto per farlo smettere. Nel frattempo, ha chiesto aiuto alla polizia arrivata in via dei Fossi nel giro di pochi minuti insieme alla squadra mobile. Poco dopo sono stati rintracciati i due aggressori che sono stati messi in stato di fermo e portati alla Dogaia in attesa della convalida di fronte al gip che si dovrebbe tenere questa mattina. Il caso è seguito dal pm Carolina Dini.  

Sull’episodio vige il massimo riserbo anche se – da quanto trapela da ambienti investigativi – si dovrebbe trattare di un episodio di giustizia fai-da-te. Secondo quanto appreso, la vittima sarebbe stato sorpreso a rubare in uno dei tanti pronto moda della zona. Da tempo, gli imprenditori cinesi, esasperati, denunciavano furti all’interno delle loro aziende. L’altra sera la titolare di una ditta ha chiamato i due uomini dicendogli di intervenire perché aveva subito un furto da parte della vittima. L’uomo è stato rintracciato e fermato poco dopo dagli scagnozzi che lo hanno picchiato selvaggiamente tanto da ridurlo in fin di vita. I due uomini sarebbero dunque stati i meri esecutori di una spedizione punitiva richiesta dall’imprenditrice dopo il furto all’interno del suo pronto moda. Una circostanza su cui la polizia sta indagando per capire le reali responsabilità della donna e dei due arrestati. La refurtiva non è stata rintracciata.  

Nel frattempo, la vittima si trova ricoverata in ospedale. Le sue condizioni sono gravissime: sta lottando fra la vita e la morte. I balordi rischiano di dover rispondere della pesante accusa di tentato omicidio ma ancora l’indagine non è chiusa e le accuse potrebbero cambiare nelle prossime ore. Non è la prima volta che la comunità cinese si ribella perché vittima di furti e rapine. Qualche anno fa, venne smantellata un’organizzazione che promuoveva spedizioni punitive nella zona di via Pistoiese per difendere e proteggere i connazionali dai continui scippi e rapine (anche molto violenti) di cui erano vittime.