
I campioni d'Italia U15 del Gispi si ritrovano per festeggiare il ventennale del titolo con Edoardo Gori.
Una serata da campioni d’Italia, due decenni dopo: vent’anni fa, al termine dell’annata 2004/05, il Gispi trascinato da un giovanissimo Edoardo Gori (futuro capitano della Nazionale) si laureò campione d’Italia U15 battendo a Modena il Rovigo per 29-12.
E pochi giorni fa, i protagonisti di quella vera e propria impresa (oggi ultratrentenni) si sono ritrovati a cena, per festeggiare il ventennale e ripercorrere i passaggi di quell’annata "magica". Della rosa di quella squadra (allenata da Guerzoni e da Fusi) facevano parte, oltre ad Ugo, i vari Balli Francesco, Bartolini Ricardo, Belli Filippo, Bigagli Gioele, Cavallo Jacopo, Della Ratta Lorenzo, Di Minno Nicholas, Giovannetti Luca, Guastini Elia, Gufoni Federico, Lanzarini Edoardo, Lenzi Francesco, Martini Guillome, Messeri Marco, Panico Gerardo, Pelagatti Massimiliano, Petri Matteo, Sichi Simone, Staderini Lorenzo, Ursumando Francesco e Valdiserri Giulio per la classe 1990, integrati dai giocatori classe 1991 Alvisini Alessandro, Aquilano Matteo, Bennati Paolo, Biagioli Lorenzo, Biancalani Lorenzo, Bianchi Damiano, Carrrini Matteo, Cartei Andrea, Fineschi Filippo, Gori Elia, Logli Timothy, Lunardi Alessandro, Lupetti Andrea, Mancini Claudio, Nesti Cristiano, Nieri Giovanni, Parretti Giovanni.
In organico c’era anche Mattia Van Glabbeek, scomparso prematuramente nel 2022 a soli 31 anni. E’ stato ricordato insieme al preparatore atletico Riccardo Puccianti, con il gruppo che ha consegnato una targa celebrativa alla figlia.
C’erano i dirigenti di allora (l’ex-presidente Gianluigi Guastini) e di oggi (l’attuale presidente Fabrizio Bertocchi).
La "stella" di quella squadra era senza dubbio Gori, convocato poi per due Mondiali con l’Italrugby. Ma quasi tutti sono rimasti nel mondo del rugby, togliendosi le proprie soddisfazioni: Lunardi è attualmente collaboratore tecnico di Alberto Chiesa ai Cavalieri, dopo aver vestito per anni la casacca "tuttanera". "Un modo per ritrovarsi e ricordare quel campionato eccezionale – ha detto Francesco Fusi – con un pensiero a chi non c’è più".
Giovanni Fiorentino