ANTONIO MANNORI
Cronaca

Ciclista morto, folla alla camera ardente per salutare Giovanni

I funerali saranno celebrati venerdì in Duomo dal vescovo Nerbini

Giovanni Iannelli

Prato, 10 ottobre 2019 - La città si è stretta attorno alla famiglia Iannelli e alla bara dove riposa Giovanni, in attesa dei funerali che saranno celebrati dal vescovo, monsignor Nerbini, venerdì alle 15 in Duomo. Ad attendere l’arrivo da Alessandria della bara, il babbo Carlo, la mamma Anna Maria, le sorelle di Giovanni, Vittoria e Margherita. La salma di Giovanni è arrivata ieri pomeriggio a Prato e la camera ardente è stata allestita alle Cappelle del Commiato della Misericordia dove è iniziato incessante il pellegrinaggio di parenti, persone di ogni età, tantissimi giovani, i suoi amici, i compagni di squadra nella Hato Green Cipriani e Gestri, i dirigenti, gli ex compagni con i quali ha gareggiato. Lacrime e singhiozzi, un dolore struggente, come quello di Rebecca l’amica del cuore, nel vedere la bara di colore bianco sulla quale è stata posta la foto di Giovanni con la maglia da corridore, ed attorno un collage di altre foto della sua vita e di momenti felici.

Sulla bara la prima maglia indossata quella della Ciclistica Pratese 1927 (c’erano Franco e Francesco Chiuchiolo in quel periodo vicini a lui) e l’ultima, quella della società di San Giusto. Tutti a salutare questo giovane esemplare di 22 anni, che il destino si è portato via per sempre a seguito di quella terribile caduta in volata mentre praticava quella che era la sua passione. Nel terribile incidente Giovanni ha battuto violentemente la testa contro un pilone di cemento, il casco protettivo si è disintegrato, ma nonostante i soccorsi frenetici, il prodigarsi dei medici dell’ospedale di Alessandria, per il povero Giovanni non cìè stato nulla da fare. L’ultimo gesto di amore e solidarietà, Giovanni lo ha fatto donando gli organi, come aveva confidato ai suoi genitori nel caso in cui gli fosse successo qualcosa. Purtroppo, quel giorno è arrivato davvero.

Nel frattempo la magistratura ha aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dell’incidente. Il babbo Carlo ha chiesto «voglio sapere come è andata» rivolgendosi al sindaco di Molino dei Torti, agli organizzatori della gara.

"Tante visite, tante parole che ci sono state e ci saranno di conforto – dice Carlo – Giovanni se le merita, era per noi un idolo, un gigante sicuramente, ci ha lasciato un patrimonio da divulgare, un esempio da seguire, era un ragazzo pulito, per questo abbiamo scelto con Anna Maria una bara di colore bianco".

E anche oggi vigilia dei funerali, sarà un lungo interminabile pellegrinaggio di visite.