FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Bullismo, solitudine e paure: i ragazzi fragili della pandemia si raccontano

Questionari, incontri e laboratori per capire come vivono oggi i giovani e le loro famiglie. E avere una fotografia aggiornata del presente

Da sinistra: Ester Macrì, Paolo Brogi, Ilaria Santi e Benedetta Squittieri

Prato, 8 ottobre 2021 - L’ultimo anno e mezzo, caratterizzato dal Covid, sta lasciando profondi strascichi nella crescita degli adolescenti. Non è più un rischio, ormai è una certezza. E le famiglie dei ragazzi sono chiamate ad affrontare una sfida tripla: accompagnare i propri figli nella transizione verso l’età adulta, stare loro vicino nel lungo processo di riassorbimento degli effetti del lockdown e fare i conti con la difficile congiuntura socio-economica della pandemia.

Ecco perché il comune di Prato ha deciso che è arrivato il momento di dare ascolto agli adolescenti. In che modo? Lanciando un nuovo progetto in collaborazione con Rete Sviluppo (realtà presieduta da Ester Macrì) e il Forum delle associazioni familiari. Il progetto si chiama "Ti presento Prato" e si svilupperà su due diversi assi: azione e ricerca. Partiamo dalla ricerca: attorno al 15 dicembre verrà consegnato un questionario online agli alunni delle terze medie e del biennio delle superiori. Un altro questionario sarà dato alle loro famiglie. L’obiettivo è quello di raggiungere un campione totale di 1.200 persone fra adolescenti e adulti. 

«Vogliamo capire quali sono i bisogni, le speranze, i sogni e la visione della città del futuro, ovviamente tenendo in considerazione il momento che stiamo attraversando", sottolinea l’assessore all’Agenda digitale, Benedetta Squittieri. "Questo lavoro di indagine sociale, che va a sommarsi ai questionari sui singoli servizi, le politiche di co-partecipazione e i servizi online, ci permetterà di progettare una Prato sicuramente migliore". A metà gennaio i risultati del questionario verranno riconsegnati all’amministrazione comunale. L’altra parte del progetto, quella dedicata all’azione e dal nome "Immischiati", scatterà invece il 14 ottobre presso l’istituto comprensivo Ser Lapo Mazzei con una serie di incontri rivolti alle famiglie degli alunni di quinta elementare e di prima media, ma anche ai docenti. "Serve, soprattutto in una fase di ripartenza come questa, la massima coesione fra scuola, famiglia e territorio", dice l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Ilaria Santi. "Gli incontri - aggiunge Paolo Brogi, presidente Forum delle associazioni familiari - avranno come temi quello dell’educazione responsabile e dell’inclusione". Il progetto si propone di scattare una fotografia alla Prato del presente e raccontare la Prato del futuro partendo dalle giovani generazioni e dalle sfide educative tipiche della fase di transizione: dall’abbandono scolastico al bullismo, dall’inclusione alle paure di non farcela, dalla capacità di orientarsi nel mondo della scuola e del futuro alla partecipazione attiva, fino alle soft skills e all’educazione alla responsabilità."Il progetto oltre ad essere pensato per le scuole è anche una forma di relazione che non ha eguali nelle altre città toscane", aggiunge il sindaco Matteo Biffoni. 

«Saranno coinvolti 600 adulti e 600 ragazzi per dare una risposta alla fase pandemica e provare ad entrare in connessione con le paure e i punti di forza dei nostri ragazzi che in questo momento escono da un periodo difficile. Vogliamo mettere in campo risposte per costruire la città del futuro da consegnare alle nuove generazioni". Aggiunge Ester Macrì: "Genitori e figli saranno sottoposti alla così detta indagine specchio cioè lo stesso questionario, tarato con linguaggio diverso a seconda della fascia di età, per ottenere un campione intergenerazionale sugli effetti della pandemia e non solo". Conclude Paolo Brogi, presidente del Forum delle associazioni familiari: "Ci siamo chiesti come dare un aiuto alla città dopo il periodo di pandemia vissuto, che ha colpito anche le nuove generazioni e la scuola, e abbiamo pensato alla formula del sondaggio rivolto ai ragazzi e alle loro famiglie in modo che potessero presentare la loro situazione attuale e come immaginano la città del futuro".