REDAZIONE PRATO

Giovani e sballo Niente muri Serve il dialogo

Ho letto con interesse quanto pubblicato su La Nazione Prato e desidero intervenire nel dibattito sul tema "Giovani, minori e discoteche" nella duplice veste di presidente del Sindacato Italiano Locali da Ballo e di padre. È importante aprire un dialogo per costruire e non issare muri tra di noi. Tutti siamo stati giovani e ricordiamo bene il fermento che provavamo quando eravamo chiamati ad affrontare le prime esperienze fuori dal nucleo familiare. Il tema dei giovani e del loro rapporto con lo sballo, alcolici e droghe, non può essere confinato nei locali da ballo, perché sarebbe come cercare di nascondere lo sporco sotto il tappeto. Il disagio giovanile, certo accentuato dalle restrizioni imposte durante il Covid, nasce oltre che dal periodo adolescenziale, spesso anche da carenze delle società nella quale viviamo. Non si può mai generalizzare o fare il gioco del cerino su temi così importanti. Serve una chiamata alla corresponsabilità. Perché spesso il disagio nasce tra le mura domestiche o nelle scuole dove, spesso, manca un insegnamento di educazione civica. Così quando i giovani escono la sera, cercano di conquistare nuove frontiere che, ai loro occhi, possono essere quelle del vietato. Come gestori siamo doppiamente responsabili, perché oltre al controllo alla porta e alla gestione del locale (fornitori, dipendenti, controlli e tasse), dobbiamo sempre mettere professionisti al bancone per prevenire richieste non corrette. Un barman professionista riconosce spesso al volo un cliente che non può essere servito con gli alcolici o che ha già bevuto troppo. Non abbiamo la bacchetta magica, ma siamo i primi a sollecitare tavoli d’incontro con i prefetti, i gestori dell’ordine pubblico, le autorità e i rappresentanti istituzionali. Così da mettere in campo le risorse disponibili e le esperienze. I giovani devono divertirsi liberamente ma nel rispetto delle regole. Compito dei genitori (io tra essi) mantenere un dialogo con i figli e aiutarli a capire, non solo a proteggerli sempre. Compito dei gestori cercare di evitare situazioni sconvenienti e in alcuni casi illecite. Solo guardandoci negli occhi potremo cercare di ridurre al minimo certe eccezioni che rischiano di rovinare i più giovani oltre che le piazze, le auto e i motorini.

Riccardo Tarantoli

presidente silb Firenze,

membro consiglio nazionale