Giornata della ristorazione: "Clienti più consapevoli". E il 90% prenota on line

Confcommercio: ecco come è cambiata negli anni l’accoglienza a Prato. Gei, il presidente Fipe: "Il rapporto con le persone resta la carta vincente".

Giornata della ristorazione: "Clienti più consapevoli". E il 90% prenota on line

Giornata della ristorazione: "Clienti più consapevoli". E il 90% prenota on line

I clienti dei ristoranti pratesi sono sempre più consapevoli rispetto alle materie prime utilizzate, ricercano la personalizzazione dell’esperienza e hanno quasi sostituito le prenotazioni telefoniche con quelle digitali. È questo il profilo tracciato da Confcommercio Pistoia e Prato in occasione della Giornata della Ristorazione 2024, organizzata da Fipe in tutta Italia, il 18 maggio. L’appuntamento è tenuto insieme dal tema trasversale dell’accoglienza, che per essere all’altezza, deve dialogare con i cambiamenti.

"Da noi – racconta Niccolò Palumbo, del ristorante Paca, premiato con una stella Michelin – ormai le prenotazioni telefoniche sono state sostituite al 90% da quelle online. Attraverso i nostri canali riusciamo a gestire i clienti a partire da qui, capendo se hanno allergie, se chiedono un menù su misura, se si tratti di un’occasione speciale. Accanto a questo, assistiamo ad un’evidente cambiamento delle abitudini alimentari: accogliamo sempre più vegetariani e, quindi, abbiamo creato un menù ad hoc, sempre fedele alla nostra filosofia. Negli ultimi anni le persone sono più esigenti e consapevoli: per venire incontro a queste necessità faremo uscire il personale dalle cucine per raccontare gli ingredienti, la loro trasformazione, i piatti. è una cosa molto richiesta e ci permette di creare un fil rouge tra il produttore e il consumatore finale".

"Nel tempo – spiega Nadia Coppini, de L’Amante della Bistecca – la nostra clientela si è modificata. Oggi accogliamo persone che selezionano con grande cura le loro uscite a pranzo o a cena, e che ricercano un’atmosfera accogliente, la qualità dei prodotti ed un prezzo congruo. La componente digitale ha modificato in meglio il nostro lavoro, rendendo più agili le prenotazioni, ma l’interazione fisica resta prioritaria". Silvia Careccia, di Soldano in Duomo, aggiunge: "I nostri clienti sono più consapevoli ed esigenti, grazie anche alle molte informazioni che circolano in rete. Cercano la personalizzazione, il piatto che sanno di trovare solo qua e la sensazione di sentirsi a casa. Vogliono spesso sapere come l’abbiamo preparato, è un racconto che affascina e che fa parte della nostra accoglienza. Abbiamo la prenotazione online, ma ci piace molto mantenere l’anima della trattoria tradizionale". "Specialmente dopo la pandemia – evidenzia Marco Corti, del ristorante I Corti – il cliente cerca il rapporto umano, la socialità e un ristoratore di fiducia che vede come un amico competente, per consigliarlo e fargli vivere un’esperienza calorosa".

"Dalla nascita delle primissime botteghe a oggi – è la riflessione del presidente Fipe Confcommercio Pistoia e Prato, Tommaso Gei – un fattore non è mai cambiato, ed è il rapporto che il ristoratore riesce ad instaurare con le persone. Per noi, accogliere significa cercare di migliorarsi sempre per fornire la massima soddisfazione ai clienti. Il valore aggiunto del rapporto umano sopravvive ai cambiamenti del mercato e alle evoluzioni della cucina".

E.D.