
La rimozione della salma
Prato, 26 giugno 2021 - La Procura di Prato ha iscritto nel registro degli indagati il proprietario della villa di via Salvemini alla Pietà, dove lunedì scorso ha trovato la morte Emilio Berardi, 71 anni, ex operaio tessile in pensione, mentre stava eseguendo alcuni interventi in giardino. L’uomo è morto sul colpo candendo dalla scala su cui era salito per potare una siepe e andando a sbattere con violenza la testa sul selciato. L’ipotesi di reato per cui risulta indagato il proprietario della villa, un imprenditore del tessile, è quella di omicidio colposo. Secondo quanto trapela dalla Procura, si tratta di un atto dovuto, disposto dal magistrato Lorenzo Gestri, titolare dell’inchiesta, per poter procedere con l’autopsia sul corpo di Berardi. Un esame che sarà utile a capire meglio cosa sia successo quel maledetto lunedì nella villa di via Salvemini e cosa con esattezza abbia causato la morte di Berardi. La morte sopravvenuta per la caduta dell’uomo dall’alto, visto che la scala dalla quale è precipitato era appoggiata a un muretto alto circa due metri? Oppure il 71enne è stato colto da un malore e di conseguenza è caduto nel vuoto?
Domande che potranno trovare risposte solo dopo l’autopsia, fissata per lunedì prossimo, esame irripetibile a cui potranno partecipare anche eventuali consulenti dell’indagato o delle parti offese. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori intervenuti sul luogo della disgrazia, Berardi stava dedicandosi ad alcuni lavoretti nel giardino della villa di via Salvemini. In particolare doveva potare una siepe e per completare il lavoro ha chiesto al vicino di casa di poter entrare nel suo giardino, confinante a quello in cui si trovava. Il proprietario della villa confinante lo ha fatto entrare e gli ha prestato la scala, poi lo ha lasciato lì per andare al lavoro. Mancavano pochi minuti alle 9 quando è avvenuto l’incidente mortale. A quell’ora, quando l’uomo ha trovato la morte, sul posto non era presente nessuno.
Ma oltre a voler chiarire le cause della morte, la procura intende anche capire a che titolo Berardi si trovasse in quel giardino. Chi lo aveva incaricato? Lavorava per qualche ditta o era in proprio? Aveva conoscenze adeguate per quella mansione da giardiniere e aveva gli strumenti adatti a svolgere quel tipo di intervento? La procura vuole capire, inoltre, se tra il 71enne e il padrone di casa ci fosse un rapporto continuativo per la manutenzione del giardino. Sembra che in passato Berardi avesse lavorato in alcune aziende agricole e che il giardinaggio fosse la sua grande passione.
Sa.Be.