Dialogo e confronto. I sindaci hanno la testa sulle spalle, sono pragmatici, sanno che la campagna elettorale tra poche settimane decolla (Regionali) e sanno che non vale la pena scontrarsi in questo momento storico della Toscana centrale. E allora c’è tempo e spazio (anche di visibilità) per tutti. Alla fine della riunione tutti contenti sul tema ’acqua, quale futuro’ in vista della gara che Ait, Autorità idrica toscana ha indetto per individuare il socio privato da affiancare in quota minoritaria (30 per cento) a Publiacqua (70 per cento).
Sorridono i sindaci ’ribelli’ che vogliono l’acqua pubblica in nome del bene comune che non si tocca e del referendum che torna spesso di attualità.
"La Conferenza Territoriale 3 Medio Valdarno ha accolto la richiesta avanzata dai sindaci di Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Borgo San Lorenzo, Cantagallo, Castelfranco Piandiscò, Agliana, Rufina, Vaiano e Vicchio per avviare subito una serie di approfondimenti prima di procedere con la pubblicazione della gara di individuazione del nuovo socio privato di Publiacqua, che richiede ulteriore tempo di lavoro tecnico" si legge in un comunicato dei sindaci ’contro’, sinergia nata in seno all’assemblea dei soci di Alia Multiutility.
La decisione è stata condivisa nel corso della riunione che si è tenuta ieri mattina "durante la quale è stato anche stabilito che il bando, se e quando sarà pronto, dovrà essere sottoposto ad un ulteriore passaggio in Conferenza Territoriale".
E allora ecco che in vallata c’è soddisfazione per la battaglia portata avanti da Cantagallo e Vaiano: "Pur permanendo posizioni diverse tra i comuni della Conferenza Territoriale - affermano i primi cittadini Bongiorno e Vivarelli con gli altri sindaci contrari a ogni ipotesi di privatizzazione dell’acqua - esprimiamo soddisfazione per la condivisione raggiunta sul metodo e sul percorso, che tiene conto anche delle crescenti perplessità e permette di avviare un confronto tecnico e politico prima di assumere una decisione importantissima per il futuro di un servizio fondamentale come quello idrico". L’auspicio "è che il tempo che abbiamo davanti - concludono gli amministratori- possa essere utilizzato per realizzare tutti gli approfondimenti necessari, guardando alle migliori esperienze italiane in cui l’acqua completamente pubblica ha permesso di conciliare tariffe basse e investimenti".
Ieri all’unisono si è volutamente evitato di ’rompere’ e di spaccarsi proprio sul futuro della gestione idrica. Tanto c’è tempo per guardarsi negli occhi e parlarsi. I Comuni del Medio Valdarno (Prato, ieri rappresentata dal vicesindaco Simone Faggi, e Firenze in testa, ma anche Pistoia) sono in maggioranza per l’opzione mista 70/30. La gara, è apparso chiaro anche ieri, avrà bisogno di tempo per essere operativa. Di fatto sarà conclusa negli atti formali nel 2025 e l’assegnazione slitterà molto probabilmente ai primi mesi del 2026.
Luigi Caroppo