Assunzioni impossibili: “Apro una nuova gelateria. Ma non trovo dipendenti”

Imprenditore pistoiese sta ristrutturando un fondo commerciale alla Pietà. “Dieci colloqui a vuoto, fare l’artigiano non piace”

Prato, 30 marzo 2023 – Una nuova gelateria sta per sbarcare in città, alla Pietà, in via Sem Benelli. Il Taba - Dolce di Latte, attività storica di Pistoia, dove è aperta dal 1988 (i locali sono due), è in arrivo a Prato, con l’inaugurazione che dovrebbe avvenire intorno alla metà di maggio.

Questa, almeno, è la speranza del titolare Emiliano Festa. La realtà invece potrebbe essere molto diversa, perché l’imprenditore sta facendo fatica a trovare personale e questo rischia di posticipare il taglio del nastro, anche se il tempo per rimediare c’è.

"Mi servono tre dipendenti così da allargare lo staff di sette ragazze che ho attualmente a disposizione su Pistoia. Ho fatto almeno una decina di colloqui, ma chi si presenta poi si tira indietro una volta spiegato cosa c’è da fare – racconta Festa –

Proponiamo contratti di tutti i tipi che variano a seconda del candidato, stipendi da oltre 1000 euro al mese, possibilità di crescita e anche una formazione iniziale, dopo un periodo di prova che ci serve per capire se il candidato è adatto o meno. Insomma, facciamo le cose per bene, però finora non abbiamo trovato nessuno".

La spiegazione secondo l’imprenditore pistoiese è da ricercare anche nell’avversione verso i lavori artigianali: "Dato che ho avuto colloqui sia con ragazzi giovani che con persone più adulte, mi sono fatto un’idea precisa. Da una parte c’è la voglia di non perdere il tempo libero, specie durante il fine settimana, dall’altra ho riscontrato uno scarso apprezzamento verso il lavoro artigianale.

E’ come se fosse ritenuto di minore valore o meno gratificante rispetto ad altre attività, magari da ufficio. E questo è un vero peccato: si rischia di perdere la tradizione che da sempre contraddistingue il nostro Paese".

Festa tuttavia vuol restare ottimista: "Seppur con grande sforzo, sono riuscito in passato a formare lo staff attuale. Le persone in gamba e su cui investire ci sono, ma non è semplice trovarle. Nella mia idea, i nuovi assunti verrebbero inseriti su Pistoia, mentre a Prato, almeno inizialmente, utilizzerei le ragazze già esperte, per poi alternare le forze in base alle necessità".

Ma cosa ha spinto una realtà affermata su Pistoia a volersi estendere anche sul nostro territorio? "Prato è una città a cui sono particolarmente legato. Ci ho vissuto fino all’età di cinque anni e con mio padre, che mi ha tramandato la passione per la gelateria, ci tornavamo sempre a farci colazione. Questo perché è risaputo che la pasticceria pratese ha un qualcosa in più. L’idea di aprirci un’attività mi è venuta circa un anno fa. Ne ho discusso con dei collaboratori, mi sono confrontato anche con colleghi pratesi e pure i clienti mi hanno chiesto più volte di espanderci. Ora che la voce si è diffusa e stanno andando avanti i lavori nel fondo de La Pietà in tanti si stanno interessando".