Fumata nera per il tavolo
di crisi in Regione convocato dopo che Gegè ha annunciato di chiudere lo stabilimento
di Casale il 12 febbraio.
"E’ inammissibile – dicono Silvia Ghilardi (Flai Cgil) e Andrea Piccini (Fai Cisl) –
la chiusura fissata per il 12 febbraio. Tante promesse, tanti discorsi, con Italpizza che inizialmente, per nome del suo presidente, forniva pubblicamente rassicurazioni, su continuità produttiva e investimenti. Ma la storia non sta andando così per i 65 dipendenti che operano a Prato". All’origine della situazione c’è il fallimento della Nuova Foofd Italia, subentrata a sua volta alla Compagnia Italia Alimentare. Un intreccio di situazioni problematiche, che sembrava risolto con l’ingresso del gruppo Italpizza. Ma così non è stato. Con la disdetta del contratto da parte di Italpizza, l’immobile, le attrezzature
e i lavoratori torneranno a Cia, una procedura che allunga
di non poco la procedura per la richiesta della cassa integrazione. Gli ammortizzatori a questo punto dovrebbero essere chiesti da Gegè o da Cia, ma non è chiaro cosa che allunga i tempi di soluzione.