
Segnalati colpi a raffica a Santa Lucia
Prato, 8 gennaio 2016 - Da via Carlesi alla zona dell’anfiteatro, passando per via De Amicis. A Santa Lucia c’è un intero quartiere finito nel mirino dei ladri. Numerosi sono i furti in appartamento segnalati dai residenti nelle ultime settimane. I malviventi hanno colpito in pieno giorno anche in casa di una donna di 85 anni L.M. (appunto in via Carlesi) mentre era uscita per fare delle commissioni. «I ladri sono passati dal retro – racconta la nipote – usando un piede di porco per forzare la porta a vetri. Hanno rovistato ovunque alla ricerca di oro e contanti. Alla fine hanno preso pure le chiavi dell’automobile ma probabilmente non hanno avuto il tempo di portarla via. Mia nonna è rimasta scossa da questo episodio, tanto che ha voluto restare a dormire in casa dei miei genitori per la paura che i malviventi potessero tornare».
Svaligiato pure l’appartamento di un vicino della donna e la casa in un condominio accanto. In quest’ultimo caso il proprietario dell’abitazione ha beccato i ladri in azione e li ha messi in fuga, inseguendoli ma non riuscendo a bloccarli. «Prato è rifiorita sotto molti aspetti – prosegue la nipote della donna che ha subìto il furto in casa – ma sulla sicurezza c’è sempre carenza. Ci sentiamo indifesi e fa preoccupare il fatto che sapessero quando colpire. Come se avessero seguito i movimenti di mia nonna, per poi entrare in azione in sua assenza».
Le cronache di furto proseguono anche nella zona dell’anfiteatro di Santa Lucia. In ognuna delle strade limitrofe c’è stato almeno un furto. «Hanno colpito anche a casa dei miei genitori – spiega la ragazza – mentre stavano dormendo. Non potete immaginare come ci sono rimasti al risveglio il mattino seguente. Purtroppo non abbiamo la sensazione di essere sicuri nemmeno all’interno delle nostre case». Come detto i furti ci sono stati pure in via De Amicis. La ragazza vista la situazione problematica ha deciso di scrivere anche al sindaco. «Ho voluto spiegargli l’accaduto – conclude – Credo che non sia giusto non sentirsi protetti nella propria città».