Fossato piange la scomparsa di Lidia Lambrini, la storica proprietaria dell’omonima trattoria nel centro del paese, un punto di riferimento per tante generazioni e per tanti visitatori che, dal 2006, anno della chiusura, si sono ritrovati senza più un locale dove pranzare in quel di Fossato. Lidia Lambrini – una delle poche residenti stabili di Fossato, che d’inverno conta poco più di 15 abitanti – classe 1936, si è spenta all’ospedale di Prato, dov’era ricoverata dai primi di gennaio. Con le sue mani ha deliziato tanti palati: in molti ricordano i suoi tortelli, i suoi modi cortesi e l’ospitalità di quello che era uno degli ultimi avamporti di socialità, insieme all’altro storico bar di Fossato – anche questo chiuso – e ai pochi altri presidi della vallata della Limentra, dove in pochi anni si è assistito alla scomparsa di due ristoranti, all’Acqua, di ambulatori medici e dell’ufficio postale. "Il ristorante era del nonno – racconta la figlia Marzia – poi era subentrata la mamma e anch’io davo una mano". "E poi ripensi a quando eri bambina – scrive Jessica Cipriani ricordando l’infanzia a Fossato – al gelato, alle "cingomme", al flipper, al telefono a scatti, alle partite a carte, al sugo del ragù… Cara Lidia, il tuo cerchio della vita si è chiuso. Grazie per aver dato un po’ di magia alle nostre vite e per aver contribuito a rendere Fossato ancor più speciale".
Il borgo medievale borgo è al centro dell’attenzione del Comune di Cantagallo che punta sulla riqualificazione con un progetto già finanziato. Due anni fa, poi, una coraggiosa emiliana dalle parentele fossatine, Daniela Zanotti, ha deciso di investire nel pittoresco paese aprendo un bar con generi di prima necessità, La Bottega del Borgo.