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Muore in moto contro un furgone. La mamma: "Pretendiamo giustizia"

Chiesta l’archiviazione dell’inchiesta sul decesso di Fabiano Vitucci, protagonista di ’Uomini e Donne’. Ma i legali della famiglia si oppongono: "Il camionista andava oltre i limiti di velocità e ci sono incongruenze"

Fabiano Vitucci, 29 anni, è morto in un incidente in moto un anno fa in provincia di Arezz

Prato, 20 giugno 2020 - Fabiano Vitucci aveva 29 anni. Era un ragazzo bellissimo, molto conosciuto in città, aveva tutta la vita davanti. Magari con l’aspirazione di sfondare nel mondo della moda. Aveva partecipato alla trasmissione "Uomini e donne" di Maria De Filippi come corteggiatore e continuava a fare da testimonial di vari brand e aveva innumerevoli followers sui social. Vitucci era originario di Prato – dove la famiglia vive ancora – ma si era trasferito in provincia di Arezzo insieme alla fidanzata.

Un ragazzo buono e solare, lo avevano definito gli amici. La sua vita è finita troppo presto. Era il pomeriggio del 31 maggio di un anno fa quando Fabiano, in sella alla sua moto – una Kawasaki 750 – si è scontrato sul ponte dell’Arno che congiunge la città di Benedetto Varchi con Terranuova Bracciolini (in provincia di Arezzo) finendo sotto le ruote di un furgone che proveniva dalla direzione opposta. Per il giovane non c’è stato nulla da fare Una tragedia infinita per la famiglia che, dopo un anno, oggi non riesce a darsi pace. La procura di Arezzo aveva aperto un fascicolo indagando il conducente del furgone per omicidio stradale, ma nei giorni scorsi il pm ha chiesto l’archiviazione. Secondo le indagini, Vitucci andava a forte velocità sul ponte e avrebbe perso il controllo della moto finendo sotto le ruote posteriori del furgone che non avrebbe potuto fare nulla per evitarlo. La ricostruzione , però, non convince i legali della madre di Fabiano, Massimo Mariotti e Fabio Sansonetti, che si sono opposti all’archiviazione presentando i risultati delle loro indagini difensive.

"E’ vero che Vitucci procedeva a velocità elevata – ha spiegato Mariotti – ma, dalle nostre indagini è emerso che anche il conducente del furgone andava oltre i limiti imposti su quel tratto di ponte. Procedeva a 17 chilometri all’ora oltre il consentito: non è molto ma se fosse andato alla velicità stabilita dal codice della strada probabilmente avrebbe potuto fare qualcosa per scansare Vitucci. C’è un testimone che dice di aver visto la moto sbandare e Fabiano perdere il controllo del mezzo. Se lo ha visto il testimone, avrebbe potuto vederlo anche il conducente del furgone se fosse andato entro i limiti. Ci sono, poi, una serie di cose che non tornano. Il manto stradale era sconnesso, la segnaletica sbiadita. Sono stati rifatti entrambi dopo l’incidente". Un’altra incongruenza rilevata dai due legali sta nella differenza di limiti di velocità fra le due direzioni di marcia. Incongruenza su cui gli avvocati vorrebbero venisse fatta luce. "E’ stata una enorme tragedia umana – concludono i legali – e se ci fosse qualche altro testimone, anche se è trascorso già un anno dall’incidente, chiediamo che si faccia avanti". L’udienza è fissata a settembre. Laura Natoli