REDAZIONE PRATO

Elettricista folgorato L’autopsia slitta per motivi tecnici

E’ stata rinviata a mercoledì l’autopsia sul cadavere di Gianni Gesualdi, l’elettricista di 49 anni di Montemurlo, folgorato martedì scorso mentre era al lavoro all’interno del ristorante "Tortellove" di via Tinaia 41, in pieno centro storico. L’esame, richiesto dalla Procura di Prato, era stato fissato per ieri pomeriggio ma un impedimento tecnico (la sala all’obitorio di Pistoia non era disponibile) ha costretto il medico legale a rinviare tutto a domani. L’autopsia servirà agli investigatori per capire come è morto Gesualdi ma anche per ricostruire la dinamica dell’incidente che resta ancora poco chiara. Secondo i primi accertamenti fatti dai tecnici del dipartimento di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asl che seguono le indagini, Gesualdi sarebbe morto in seguito a una potente scarica elettrica presa dal quadro a cui stava lavorando. L’elettricista non è morto sul colpo ma successivamente in ospedale. E’ chiaro che il salvavita non è entrato in funzione come avrebbe dovuto e che la corrente era attaccata quando Gesualdi stava facendo l’intervento. Ma perché la tensione elettrica non era stata staccata? E’ possibile che l’artigiano stesse eseguendo un intervento che non prevede di togliere la corrente ma questo dovrà essere stabilito dalle indagini dei tecnici dell’Asl. Nel frattempo, la Procura ha indagato sei persone con l’ipotesi di reato di omicidio colposo: i quattro rappresentanti legali della "Novelli snc" di Montale per cui Gesualdi lavorava da una vita, la proprietaria dell’immobile che è la committente dei lavori e il geometra nominato come responsabile della sicurezza del cantiere. Tutte le parti, compresa la famiglia, hanno nominato i propri consulenti per partecipare all’autopsia.