REDAZIONE PRATO

Ecco le centraline "detective" dell’aria Ci diranno se e quanti inquinanti respiriamo

Trenta strumenti per monitorare lo stato dell’ambiente in tutto il Comune. Un elemento cruciale del progetto Prato Urban Jungle

Palazzi verdi, bambini più vicini al mondo della botanica e monitoraggio dell’aria. Prato Urban Jungle entra nel vivo e spinge la città verso una dimensione sostenibile e green. Sono trenta le centraline montate in tutto il territorio comunale per misurare la qualità dell’aria e decidere di conseguenza gli interventi per l’eventuale miglioramento delle zone critiche.

Entra così a pieno ritmo l’attività di monitoraggio ambientale grazie all’installazione dei sistemi sviluppati dal partner del progetto Cnr Ibe, il Consiglio nazionale delle ricerche: si tratta di sentinelle ambientali attraverso le quali verrà controllato lo stato dell’ambiente e la qualità dell’aria, prima, durante e dopo gli interventi di forestazione, con un approccio in grado di quantificare i benefici a livello ambientale degli interventi effettuati.

Sono in tutto 30 le centraline collocate sul territorio comunale per misurare non solo i miglioramenti ottenuti grazie agli interventi di forestazione nei siti pilota, ma anche per misurare i dati ambientali in generale. Le centraline forniranno dati aperti che saranno a disposizione dei cittadini, e costituiranno un modello di rete d’osservazione a basso costo, replicabile anche in altre aree e contesti, e inoltre gestibile anche dai cittadini stessi o da altre realtà associative del territorio.

Insieme a parametri tradizionali come temperatura e umidità dell’aria, verranno misurate le concentrazioni di polveri sottili (Pm10 e Pm2.5), di anidride carbonica (Co2) e dei principali inquinanti (ozono e ossidi di azoto). Attraverso lo sviluppo di un modello matematico in logica ‘digital twin’, ovvero un gemello virtuale della porzione di tessuto urbano oggetto degli interventi, verrà creato un ambiente virtuale continuamente connesso a quello reale tramite le reti di sensori, e in grado di simulare sia il contesto reale sia scenari virtuali contenenti nuove idee e nuovi progetti di espansione delle riforestazioni.

I ricercatori del Cnr stanno inoltre effettuando le campagne di prelievo di campioni di suolo nei vari siti di intervento, per sviluppare tecnologie e interventi mirati in grado di monitorare e ristabilire i livelli di fertilità e biodiversità di suoli sia naturali sia compromessi. Ad esempio, suoli che verranno restituiti a una condizione di naturale contatto con l’atmosfera dopo anni di impermeabilizzazione come le aree di parcheggio.

"Questo è un passo molto importante sia per il progetto Prato Urban Jungle che per la città di Prato che da oggi avrà un nuovo strumento di monitoraggio ambientale che si unirà a quelli già presenti - spiega l’assessore all’urbanistica, ambiente ed economia circolare Valerio Barberis - e questo consentirà all’amministrazione comunale di prendere decisioni più ponderate sul tema ambientale, progettando o anche ri-progettando meglio gli spazi urbani che sono costantemente soggetti a cambiamenti".

Si.Bi.