E nel nome di Elisa Amato nasce la piazza contro i femminicidi

L’iniziativa del Comune di San Miniato, luogo di origine dell’uomo che le ha tolto la vita

Elisa Amato è la commessa di 29 anni, pratese, uccisa dall’ex fidanzato, originario di San Miniato, che dopo averle sparato in auto si tolse la vita. I corpi dei due giovani furono trovati alle prime luci dell’alba del 26 maggio 2018 proprio a San Miniata. Un episodio agghiacciante di femminicidio che sconvolse l’intera Paese che ha occupato anche i salotti televisi, da Quarto Grado ad Amore Criminale. Quella piazza, ai piedi della Rocca, si chiamerà piazza Vittime di femminicidio: si tratta del piccolo parcheggio adiacente il campo sportivo in via Fornace vecchia. La cerimonia si svolgerà giovedì alle 11, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ed è organizzata dal Comune di San Miniato alla presenza dei familiari della giovane, dell’amministrazione comunale di Prato, della Regione Toscana, della Diocesi di San Miniato, dei Centri antiviolenza Frida di San Miniato e La Nara di Prato, dei carabinieri del Comando di San Miniato e Prato (i due comandi effettuarono le indagini). "Questa piazza e la panchina rossa ci ricordano non solo Elisa Amato ma tutte le donne che, ogni giorno, subiscono violenza, molte di loro trovando addirittura la morte. Tutti quanti, come comunità, dobbiamo fare ancora tantissimo per combattere questa violenza che purtroppo è viva ed è nelle nostre case e nelle nostre famiglie, prima di tutto", commenta il sindaco di San Miniato Simone Giglioli. "I familiari di Elisa sono portatori di una testimonianza importante per dire che l’amore e l’impegno civile possono essere i veicoli attraverso i quali insegnare alle nuove generazioni".

Carlo Baroni